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Oltre ai cercapersone, esplodono anche i ricetrasmettitori

Oltre ai cercapersone, esplodono anche i ricetrasmettitori
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Sicurezza informatica

23/09/2024

Le cronache hanno dato notizia che, dopo le migliaia di cercapersone che sono recentemente esplosi, in Libano, sono esplosi anche i ricetrasmettitori portatili, in dotazione ai miliziani. La tecnica che ha portato a queste esplosioni è completamente diver

Come accennato in un precedente articolo, i cercapersone, che sono esplosi a migliaia in Libano, erano stati soggetti ad un intervento tecnico, in fase di produzione. Questi cercapersone sono alimentati da batterie alcaline, in particolare tre batterie tipo AA da 1,5 volt; queste batterie non esplodono, neppure sovraccaricate, ed ecco la ragione per la quale chi è intervenuto sui cercapersone ha dovuto inserire all’interno una piccola carica esplosiva.

 

Completamente diversa è la situazione afferente ai ricetrasmettitori. Questi ultimi sono alimentati da batterie al litio ed i rischi legati al sovraccarico di queste batterie sono già ben noti. Più volte le cronache hanno dato notizia di batterie al litio, che prendevano fuoco, sia all’interno di vetture elettriche, sia all’interno di apparati elettronici.

 

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Come è possibile rilevare dall’analisi dei filmati, che sono stati diffusi in rete, il ricetrasmettitore non esplode, come il cercapersone, ma sviluppa una intensa fiammata, che può arrecare danni di vario tipo alla persona o all’ambiente circostante.

 

In questo caso, quindi, l’intervento tecnico non prevede necessariamente l’inserimento di una piccola carica esplosiva all’interno del ricetrasmettitore, ma prevede un intervento di programmazione, che possa portare ad un sovraccarico della batteria al litio, con conseguente suo incendio. Si tratta quindi di uno scenario completamente diverso dal precedente e che non necessariamente può richiedere un intervento in fase di fabbricazione, come invece è certamente necessario per i cercapersone.

 

Ci auguriamo che questa notizia possa contribuire a fare chiarezza su una situazione drammatica, che certamente non è resa più comprensibile ai lettori dalle notizie, che appaiono sui mezzi di comunicazione di massa.

 

Adalberto Biasiotti



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Rispondi Autore: cinzia pea - likes: 0
25/09/2024 (10:04:19)
buongiorno, benché esuli dall'argomento salute e sicurezza sul lavoro, il suo articolo ha attirato la mia attenzione.

sono d'accordo sul fatto che il mainstream fornisca notizie deviate.

ho delle domande in merito al ricetrasmettitore con batteria al litio:
1. questi apparecchi quindi sono esplosi o hanno semplicemente preso fuoco?
2. cosa intende per "intervento di programmazione che possa aver sovraccaricato le batterie al litio?"
3. lo stesso tipo di sovraccarico si può verificare anche con altre apparecchiature che utilizzano tale tipologia di batterie, per esempio dispositivi uomo a terra o rilevatori gas o walkie-talkie?
4. è possibile invece che tali apparecchi siano stati sovraccaricati mediante altro tipo di tecnologia, per esempio bombardandoli con onde ad alta frequenza?

grazie

cordiali saluti
Rispondi Autore: Tedone Massimo - likes: 0
26/09/2024 (23:00:18)
Da quanto ho capito dalle notizie dei vari TG, sono gli apparecchi ad essere esplosi; e questo probabilmente a causa di un vero e proprio bombardamento di onde EM. Che poi siano esplose prima le batterie questo non lo so.
Non sono però assolutamente in accordo con l'affermazione "argomento che esula dalla sicurezza e salute"; perché lì c'è un conflitto che definirei più un massacro contro una popolazione inerme; ma è la mia personale opinione però, in quel contesto, sono tutte apparecchiature indossate da presunti terroristi o c'erano anche dei lavoratori?

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