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Denunce per violazione del copyright
“Mouse”, così è stata denominata l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato all’individuazione di una “rete di vendita”, via internet, di prodotti pirata, in particolare software e audiovisivi.
181 sono le persone denunciate al termine dell’indagine condotta dai finanzieri della Compagnia Pronto Impiego di Milano, 2 i siti internet, mediante i quali avveniva l’illecita commercializzazione, posti sotto sequestro.
Si tratta per lo più di persone definite dalla Guardia di Finanza “insospettabili”, che agivano sul territorio nazionale tramite internet, utilizzando indirizzi e-mail anonimi.
Si stima che il volume d’affari complessivo si aggirava sui cento milioni di euro e che per alcuni componenti dell’organizzazione il giro d’affari superava i 25.000 Euro mensili.
Nel corso delle perquisizioni, avvenute in 30 province italiane, i finanzieri milanesi hanno rinvenuto masterizzatori per CD e DVD, programmatori per SMART CARD per TV satellitare, migliaia di supporti ottici contenenti opere illecitamente riprodotte e DVD contenenti le ultime uscite cinematografiche.
Le indagini hanno richiesto il tracciamento di indirizzi IP dinamici, l’analisi del file di log e la decriptazione di messaggi cifrati.
I controlli si sono sviluppati attraverso il monitoraggio di 12 siti web e l'intercettazione di 28 account e-mail utilizzati dagli indagati per porre in essere l’illecita attività
La Guardia di Finanza ha precisato che i controlli “non hanno riguardato gli utilizzatori di sistemi file sharing tipo “peer to peer”, ma esclusivamente i soggetti dediti alla produzione e vendita di prodotti tutelati dal copyright”.
181 sono le persone denunciate al termine dell’indagine condotta dai finanzieri della Compagnia Pronto Impiego di Milano, 2 i siti internet, mediante i quali avveniva l’illecita commercializzazione, posti sotto sequestro.
Si tratta per lo più di persone definite dalla Guardia di Finanza “insospettabili”, che agivano sul territorio nazionale tramite internet, utilizzando indirizzi e-mail anonimi.
Si stima che il volume d’affari complessivo si aggirava sui cento milioni di euro e che per alcuni componenti dell’organizzazione il giro d’affari superava i 25.000 Euro mensili.
Nel corso delle perquisizioni, avvenute in 30 province italiane, i finanzieri milanesi hanno rinvenuto masterizzatori per CD e DVD, programmatori per SMART CARD per TV satellitare, migliaia di supporti ottici contenenti opere illecitamente riprodotte e DVD contenenti le ultime uscite cinematografiche.
Le indagini hanno richiesto il tracciamento di indirizzi IP dinamici, l’analisi del file di log e la decriptazione di messaggi cifrati.
I controlli si sono sviluppati attraverso il monitoraggio di 12 siti web e l'intercettazione di 28 account e-mail utilizzati dagli indagati per porre in essere l’illecita attività
La Guardia di Finanza ha precisato che i controlli “non hanno riguardato gli utilizzatori di sistemi file sharing tipo “peer to peer”, ma esclusivamente i soggetti dediti alla produzione e vendita di prodotti tutelati dal copyright”.
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