
Come comprendere i problemi legati agli applicativi di intelligenza artificiale

I lettori certamente ricorderanno come alcuni magistrati, specializzati in inchieste di mafia, erano guidati, nelle loro indagini, dal principio “segui il denaro”. La nuova legge europea invece è guidata dal principio “segui i dati”.
La legge europea definisce sette categorie di rischio delle quali le due seguenti sono certamente le più importanti:
- il rischio inaccettabile,
- il rischio elevato.
![]() | Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti. |
Seguono poi vari altri livelli di rischio; i titolari del trattamento, che vogliono trattare dati con applicativi di intelligenza artificiale devono effettuare tre analisi specifiche:
- inquadrare accuratamente tutte le tipologie di utilizzo dell’intelligenza artificiale,
- inserire i sistemi in categorie specifiche,
- classificare i dati che vengono usati dagli applicativi di intelligenza artificiale.
Ecco perché la individuazione della categoria di rischio è legata innanzitutto ad una attenta analisi dei dati che verranno utilizzati.
In questo contesto, occorre fare molta attenzione ad una eventuale successiva evoluzione dell’applicativo, che possa comportare l’accesso a dati, non precedentemente inquadrati e classificati.
Per lo sviluppo di queste attività possono essere già disponibili sul mercato degli applicativi, che aiutano i titolari del trattamento a inquadrare correttamente i dati trattati e, successivamente, a determinare il livello di rischio. Sulla base del livello di rischio, devono evidentemente essere attivate appropriate misure di tutela dei dati stessi.
Al proposito, ricordiamo che negli ultimi giorni di gennaio 2025 l’autorità garante per la protezione dei dati ha proibito l’utilizzo in Italia dell’ormai famoso nuovo applicativo cinese, in quanto gli sviluppatori di questo applicativo non hanno messo a disposizione sufficienti informazioni, proprio afferenti alle tipologie di dati acquisiti e ai livelli di rischio successivamente calcolati e messi sotto controllo.
Adalberto Biasiotti

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