Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Vademecum contro le intossicazioni
Pubblicità
Detersivi, insetticidi, colle ma anche piante e fiori possono rappresentare un pericolo per la sicurezza domestica dei bambini. Per loro natura curiosi, portati a toccare e assaggiare tutto, i bambini sono i più esposti alle intossicazioni.
Metà delle intossicazioni che si verificano nel nostro Paese riguarda i bambini di età compresa tra 1 e 4 anni.
Nel 2005, nella sola Lombardia, si sono verificati oltre 5000 episodi di intossicazione acuta, certa o solo sospetta, che hanno coinvolto bambini di questa fascia di età.
Per la prevenzione di questi incidenti domestici, la Regione Lombardia ha realizzato un opuscolo.
Tenere sempre sott’occhio i bambini e prestare la massima attenzione è la prima regola d’oro da rispettare. I rischi in casa aumentano infatti quando i genitori sono con impegnati su più fronti…
Non a caso la maggior parte degli incidenti domestici e delle intossicazioni avviene mentre gli adulti sono intenti a preparare il pranzo o la cena, cioè dalle 11 alle 13 e dalle 19 alle 21.
L’opuscolo illustra i principali pericoli di intossicazione, alcuni dei quali sono nascosti, presenta una check list per individuarli e alcune regole d’oro per evitarli.
Ad esempio è importante non travasare mai nessun prodotto chimico (es. candeggina, detersivo liquido, ecc.) in bottiglie di acqua minerale, bibite, latte o succhi di frutta. I farmaci non devono essere trasferiti dalle confezioni originali ai portapillole: il bambino potrebbe infatti scambiarli per caramelle.
E se si verifica un caso di intossicazione? La pubblicazione spiega cosa fare e non fare in questi casi.
Niente panico, non fare vomitare l’intossicato, non fargli bere il latte o atri rimedi casalinghi.
E’ importante invece scoprire velocemente: il prodotto (nome commerciale e a cosa serve), la quantità presente (Quanto ce n’era prima? Quanto ne è rimasto?), la via di contatto (Il bambino ha la bocca sporca? L’alito odora del prodotto? Ha i vestiti sporchi?).
Al fine di comunicarlo agli operatori del 118 o del centro anti-veleni è bene inoltre osservare se il bambino si lamenta, piange, se ha la bocca arrossata.
L'opuscolo "RICORDATI DI PROTEGGERLO - COME DIFENDERE I NOSTRI PICCOLI DALLE INTOSSICAZIONI IN CASA"
Detersivi, insetticidi, colle ma anche piante e fiori possono rappresentare un pericolo per la sicurezza domestica dei bambini. Per loro natura curiosi, portati a toccare e assaggiare tutto, i bambini sono i più esposti alle intossicazioni.
Metà delle intossicazioni che si verificano nel nostro Paese riguarda i bambini di età compresa tra 1 e 4 anni.
Nel 2005, nella sola Lombardia, si sono verificati oltre 5000 episodi di intossicazione acuta, certa o solo sospetta, che hanno coinvolto bambini di questa fascia di età.
Per la prevenzione di questi incidenti domestici, la Regione Lombardia ha realizzato un opuscolo.
Tenere sempre sott’occhio i bambini e prestare la massima attenzione è la prima regola d’oro da rispettare. I rischi in casa aumentano infatti quando i genitori sono con impegnati su più fronti…
Non a caso la maggior parte degli incidenti domestici e delle intossicazioni avviene mentre gli adulti sono intenti a preparare il pranzo o la cena, cioè dalle 11 alle 13 e dalle 19 alle 21.
L’opuscolo illustra i principali pericoli di intossicazione, alcuni dei quali sono nascosti, presenta una check list per individuarli e alcune regole d’oro per evitarli.
Ad esempio è importante non travasare mai nessun prodotto chimico (es. candeggina, detersivo liquido, ecc.) in bottiglie di acqua minerale, bibite, latte o succhi di frutta. I farmaci non devono essere trasferiti dalle confezioni originali ai portapillole: il bambino potrebbe infatti scambiarli per caramelle.
E se si verifica un caso di intossicazione? La pubblicazione spiega cosa fare e non fare in questi casi.
Niente panico, non fare vomitare l’intossicato, non fargli bere il latte o atri rimedi casalinghi.
E’ importante invece scoprire velocemente: il prodotto (nome commerciale e a cosa serve), la quantità presente (Quanto ce n’era prima? Quanto ne è rimasto?), la via di contatto (Il bambino ha la bocca sporca? L’alito odora del prodotto? Ha i vestiti sporchi?).
Al fine di comunicarlo agli operatori del 118 o del centro anti-veleni è bene inoltre osservare se il bambino si lamenta, piange, se ha la bocca arrossata.
L'opuscolo "RICORDATI DI PROTEGGERLO - COME DIFENDERE I NOSTRI PICCOLI DALLE INTOSSICAZIONI IN CASA"
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.