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Una banca dati contro le frodi “automobilistiche”

Dal prossimo 15 aprile le compagnie di assicurazione potranno contare su una importante risorsa per individuare frodi nel settore dei sinistri r. c. auto.

Si tratta della “banca dati sinistri, gestita dall’ ISVAP (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) che con il provvedimento n. 2179 ha regolato le modalità di accesso alla banca dati sinistri da parte delle imprese di assicurazione.

Nella banca dati confluiranno i dati delle imprese di assicurazione relativi ad ogni sinistro avvenuto in Italia del quale ricevono denuncia o richiesta di risarcimento dei danni.
L'operatività attuale della banca dati rende consultabile quasi 9.500.000 sinistri occorsi dal gennaio 2001.

Alla banca dati potranno anche accedere per legge la magistratura inquirente e le forze di polizia giudiziaria. “Con la consultazione della banca dati - afferma l’ISVAP - gli organi inquirenti hanno a disposizione uno strumento informativo di particolare ampiezza, che potrà contribuire significativamente alla repressione dei reati di frode nei sinistri. […]
La banca dati costituisce infine uno strumento per valutare statisticamente le caratteristiche di questo tipo di truffa, al fine di poterne studiare eventuali misure specifiche di prevenzione e di contrasto.”

Specifiche responsabilità sono stabilite nel provvedimento a carico delle imprese di assicurazione per la correttezza, l’attendibilità e la completezza dei dati trasmessi all’ISVAP. Nel caso di inadempienze sono previste sanzioni amministrative.

Particolarmente delicata la questione inerente alla tutela della riservatezza degli assicurati; i dati trattati comprendono infatti anche dati “sensibili”, ad esempio quelli relativi alla salute (lesioni riportate a causa dell’incidente, eventuale degenza in ospedale …).
Il provvedimento ha pertanto richiesto il preventivo controllo del Garante per la protezione dei dati personali, che ha valutato, e ritenuto corrette, le modalità di gestione della banca dati.

Nelle misure a tutela della privacy degli assicurati nel documento si è provveduto alla specificazione delle informazioni che possono essere registrate nella banca dati sinistri e alla delimitazione dei soggetti che possono avervi accesso (l'autorità giudiziaria e di polizia, e le imprese di assicurazione).
Sono state fissati inoltre tempi di conservazione dei dati, modalità selettive di consultazione da parte degli addetti delle imprese, con particolare attenzione alle informazioni sulle lesioni personali, al fine della utilizzazione dei dati collegata alle effettive esigenze derivanti dalla liquidazione dei sinistri.

Sono previsti controlli periodici sugli accessi alla banca dati e verifiche da parte dell’ISVAP presso le imprese sul rispetto delle prescrizioni impartite.

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