Truffa sul web tramite un sito "finto istituzionale"

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Attenzione all’affidabilità dei siti quando effettuate un acquisto sul web.
E’ stata scoperta dai carabinieri del Nucleo operativo del Comando provinciale di Roma una truffa sul web, realizzata tramite un sito che vendeva i prodotti multimediali utilizzando stemmi dell’UE e della Repubblica Italiana e presentando l’iniziativa come proveniente dal ministero degli Esteri.

Nella home page del sito era presentata una “finta” lettera del ministro Frattini con lo slogan: "I soldi ci sono. Basta chiederli!!!", e si invitavano gli utenti ad acquistare il cd rom "L'Europa per le Imprese e gli Enti Locali”. Il cd-rom veniva presentato come una “guida multimediale che si propone di fornire utili indicazioni a chi, dal semplice cittadino, al piccolo e medio imprenditore, all' Ente locale, voglia utilizzare le numerose opportunità offerte dai Fondi Strutturali dell'Unione Europea". Il cd costava 78 euro che, tra spese varie, diventavano 150.
L' iniziativa era stata notata da un giornale che l'aveva criticata in un articolo che aveva richiamato l'attenzione dei collaboratori più vicini al Ministro degli Affari Esteri che avevano avviato immediati accertamenti, culminati da un lato nella presentazione della querela ai Carabinieri, dall'altro nell'invio di una missiva al quotidiano, dove si smentiva il coinvolgimento del Ministro e del Ministero in generale nell'iniziativa pubblicizzata nel sito.

Le indagini sono state quindi seguite dalla Sezione di Criminalità Informatica del Nucleo Operativo che ha compiuto i primi accertamenti e ricostruito la struttura del sito web dove, nel frattempo, il gestore aveva provveduto ad ammorbidire la presunta sponsorizzazione cancellando la firma del Ministro Frattini in calce alla lettera e togliendo alcuni loghi istituzionali, tra cui quello del Ministero stesso. Ciò non è bastato ad evitare l'oscuramento del sito proprio per evitare ai realizzatori del CD di continuare a riferire la loro proposta di vendita al Ministro degli Esteri.
Il gestore del sito, un quarantenne milanese, dovrà adesso rispondere di reati che vanno dalla truffa aggravata all'uso illegittimo di sigilli destinati a pubblica autenticazione.

Secondo i carabinieri i soggetti truffati, tra enti istituzionali e privati cittadini, potrebbero essere molte migliaia, e le successive investigazioni saranno rivolte ad accertare l'esatto numero di persone che abbiano subito il raggiro e ad individuare eventuali complici che hanno alimentato la truffa.
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