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Truffa al telefonino
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La Polizia di Stato ha denunciato nei giorni scorsi 30 persone che taroccavano, dietro compenso, videofonini "3" del gestore H3G (consentendo l’utilizzo di schede di altri gestori); denunciati inoltre i “clienti” dei telefonini modificati.
L’accusa per gli autori della truffa è di accesso abusivo a sistemi informatici, detenzione e diffusione abusiva di codici per accedere a tali sistemi.
Il gestore H3G propone videotelefonini a prezzi bassi, con la clausola che possano essere utilizzati esclusivamente con le schede “3”.
La compagnia telefonica H3G aveva segnalato alla polizia la pratica di “rimuovere illecitamente l'"operator lock", un "lucchetto" informatico inserito dalla compagnia stessa all'interno dei propri telefonini, proprio per impedirne l'uso a "clienti" con schede diverse.”
La modifica del telefonino avveniva in vari modi: con l'inserimento di un codice mediante tastiera del videofonino, diverso a seconda di marca e modello del telefono, oppure col collegamento del telefonino tramite cavo Usb a un personal computer connesso a Internet, che scaricava il software apposito, oppure col collegamento del videofonino a una clip con installato il software di sblocco.
“L'operazione di "sblocco" del telefono - spiega la polizia - a questo punto diventava un gioco da ragazzi. I truffatori utilizzavano a volte anche un cd di "utilità" software o alcuni dispositivi hardware che, attraverso connessioni via cavo e via Internet con i telefonini, modificavano il codice di controllo del "lucchetto", alterandolo o disattivandolo.”
La Polizia di Stato ha denunciato nei giorni scorsi 30 persone che taroccavano, dietro compenso, videofonini "3" del gestore H3G (consentendo l’utilizzo di schede di altri gestori); denunciati inoltre i “clienti” dei telefonini modificati.
L’accusa per gli autori della truffa è di accesso abusivo a sistemi informatici, detenzione e diffusione abusiva di codici per accedere a tali sistemi.
Il gestore H3G propone videotelefonini a prezzi bassi, con la clausola che possano essere utilizzati esclusivamente con le schede “3”.
La compagnia telefonica H3G aveva segnalato alla polizia la pratica di “rimuovere illecitamente l'"operator lock", un "lucchetto" informatico inserito dalla compagnia stessa all'interno dei propri telefonini, proprio per impedirne l'uso a "clienti" con schede diverse.”
La modifica del telefonino avveniva in vari modi: con l'inserimento di un codice mediante tastiera del videofonino, diverso a seconda di marca e modello del telefono, oppure col collegamento del telefonino tramite cavo Usb a un personal computer connesso a Internet, che scaricava il software apposito, oppure col collegamento del videofonino a una clip con installato il software di sblocco.
“L'operazione di "sblocco" del telefono - spiega la polizia - a questo punto diventava un gioco da ragazzi. I truffatori utilizzavano a volte anche un cd di "utilità" software o alcuni dispositivi hardware che, attraverso connessioni via cavo e via Internet con i telefonini, modificavano il codice di controllo del "lucchetto", alterandolo o disattivandolo.”
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