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Truffa ai danni di titolari di carte di credito
Acquistavano e scommettevano utilizzando il denaro di ignari possessori di carte di credito.
La truffa, da 80 mila euro, è stata individuata dalla Polizia Postale di Ancona, nel corso di un'operazione che si è conclusa con la denuncia a piede libero di quattro persone ed il sequestro di materiale informatico e documenti.
Le indagini, durate quattro mesi, sono state avviate a seguito delle denunce di titolari di carte di credito che si erano visti addebitare somme per operazioni mai effettuate.
Ingegnoso il metodo utilizzato dai truffatori. Gli autori della truffa acquistavano carte prepagate da una società interbancaria romana. Quando il credito era esaurito le schede venivano ricaricate utilizzando i codici di carte di credito rubati a ignari correntisti.
Per appurare se la ''ricarica'' era andata a buon fine, venivano effettuati piccoli acquisti su un sito specializzato in articoli militari.
In caso affermativo la carta ricaricabile veniva utilizzata per effettuare scommesse per centinaia di euro su un sito inglese di scommesse.
La polizia postale dovrà ora appurare come venissero reperiti i codici delle regolari carte di credito, in particolare se i truffatori potevano contare sull'appoggio di qualche titolare di negozio che duplicava i codici o di bancari.
La truffa, da 80 mila euro, è stata individuata dalla Polizia Postale di Ancona, nel corso di un'operazione che si è conclusa con la denuncia a piede libero di quattro persone ed il sequestro di materiale informatico e documenti.
Le indagini, durate quattro mesi, sono state avviate a seguito delle denunce di titolari di carte di credito che si erano visti addebitare somme per operazioni mai effettuate.
Ingegnoso il metodo utilizzato dai truffatori. Gli autori della truffa acquistavano carte prepagate da una società interbancaria romana. Quando il credito era esaurito le schede venivano ricaricate utilizzando i codici di carte di credito rubati a ignari correntisti.
Per appurare se la ''ricarica'' era andata a buon fine, venivano effettuati piccoli acquisti su un sito specializzato in articoli militari.
In caso affermativo la carta ricaricabile veniva utilizzata per effettuare scommesse per centinaia di euro su un sito inglese di scommesse.
La polizia postale dovrà ora appurare come venissero reperiti i codici delle regolari carte di credito, in particolare se i truffatori potevano contare sull'appoggio di qualche titolare di negozio che duplicava i codici o di bancari.
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