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Sotto il sole della riviera con un occhio alle…previsioni del disagio bioclimatico

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

16/07/2004

Il bollettino dell’Arpa dell’Emilia Romagna arricchisce la gamma delle iniziative anti-caldo. In Toscana attivo invece il centralino “pronto anziani”.

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Si moltiplicano sul territorio nazionale le iniziative locali per prevenire i disagi derivanti da situazioni di caldo eccessivo. In Toscana è stato attivato il numero verde “pronto anziani 800556060”, attivo fino al 15 settembre, dalle 8.30 alle 17.30 dal lunedì al venerdì e dalle 8.30 alle 13.30 del sabato.
In Emilia Romagna, invece, l’Arpa ha inaugurato un nuovo servizio che copre tutte le province della Regione, fornendo un servizio di “previsione del disagio bioclimatico estivo”. L’iniziativa si affianca al bolletino del "rischio calore" fornito quotidianamente dalla Protezione Civile per cinque grandi città sul territorio nazionale [Si veda PuntoSicuro del 21.6.4].

Il bollettino dell’Arpa presenta le previsioni sul rischio calore a tre giorni e tendenza fino a cinque, fornendo anche consigli su come fronteggiare gli allarmi. Nella fase sperimentale del servizio, i dati sono aggiornati sul sito dell’Arpa dal lunedì al venerdì.
Il grado di rischio viene classificato secondo la seguente scala: "non disagio", "attenzione" e "allerta”.
Le previsioni vengono effettuate tenendo conto di alcuni parametri bioclimatici: sostanzialmente dipendenti dai valori dell'indice di Thom medio (combina i valori assunti dai parametri umidità e temperatura per descrivere le condizioni di disagio fisiologico dovute al caldo umido) e la loro persistenza.

Le soglie del disagio bioclimatico definite nel sistema utilizzato sono basate sull'aumento della mortalità osservato su uno studio condotto nell'area urbana di Bologna sul periodo 1989-2003. Vengono definite a livello di “attenzione” le condizioni bioclimatiche caratterizzate da valori dell'indice di Thom medio giornaliero pari a 25. In tali condizioni la popolazione avverte disagio. Le fasce più deboli della popolazione ed in particolare gli anziani, possono manifestare effetti sanitari di varia natura tra cui cefalee, disidratazione e talvolta anche la morte. La mortalità totale, per cause naturali e cardiovascolari aumenta in media di circa il 20%. La mortalità per cause respiratorie di circa il 50%. Una parte di questa mortalità aggiuntiva è attribuibile al fenomeno chiamato "harvesting" e rappresenta quindi un anticipo di morte di persone che sarebbero probabilmente decedute in un breve arco temporale. “Il livello di disagio viene definito di attenzione - precisa l’Arpa - in senso di una attenzione assistenziale e va quindi interpretata in chiave operativa.”
Vengono definite a livello di “allarme” le condizioni bioclimatiche caratterizzate da valori dell'indice di Thom uguali o superiori a 26. In tali condizioni la popolazione generale avverte un forte disagio. Le fasce più deboli della popolazione ed in particolare gli anziani manifestano effetti sanitari. La mortalità totale, per cause naturali e cardiovascolari aumentano in media di circa il 40%. La mortalità per cause respiratorie di circa l'80%. Si verifica un rapido e sensibile deterioramento delle condizioni psico-fisiologiche.
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