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Sgominata la banda delle carte di credito clonate
Trentadue persone arrestate con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla clonazione di carte di credito, intercettazione, impedimento illecito di comunicazioni informatiche.
Questo e' il risultato dell'operazione di polizia ''Skimmer'' che ha sgominato un'organizzazione criminale dedita al traffico di carte di credito clonate.
La truffa veniva realizzata contando sulla collaborazioni di commessi complici. Al momento del pagamento con carta di credito il commesso del negozio, prima di inserire la carta nel lettore, la passava nello ''skimmer'', lettore ottico capace di copiare i dati memorizzati sulla banda magnetica della carta.
Nel caso clienti o colleghi notassero il passaggio della carta in due diversi lettori, i commessi si giustificavano sostenendo che quel lettore, di 10 centimetri per 6, tenuto sotto il bancone serviva per verificare l'autenticita' della carta di credito.
Dopo aver acquisito i dati di 50 carte, lo ''skimmer'' veniva consegnato all'esperto informatico della gang che provvedeva a travasarli su un computer e ad utilizzarli per creare le bande magnetiche delle ''nuove'' carte.
Una particolare stampante consentiva poi di terminare l'opera, conferendo alla carta un aspetto del tutto simile all'originale. L'organizzazione e' riuscita a clonare in questo modo migliaia di carte.
Semplici i consigli per evitare brutte sorprese nell'uso del pagamento elettronico: se si notano ''movimenti sospetti'' nell'operazione di pagamento chiedere subito la restituzione della carta, leggere con attenzione l'estratto conto per individuare eventuali acquisti mai effettuati.
Questo e' il risultato dell'operazione di polizia ''Skimmer'' che ha sgominato un'organizzazione criminale dedita al traffico di carte di credito clonate.
La truffa veniva realizzata contando sulla collaborazioni di commessi complici. Al momento del pagamento con carta di credito il commesso del negozio, prima di inserire la carta nel lettore, la passava nello ''skimmer'', lettore ottico capace di copiare i dati memorizzati sulla banda magnetica della carta.
Nel caso clienti o colleghi notassero il passaggio della carta in due diversi lettori, i commessi si giustificavano sostenendo che quel lettore, di 10 centimetri per 6, tenuto sotto il bancone serviva per verificare l'autenticita' della carta di credito.
Dopo aver acquisito i dati di 50 carte, lo ''skimmer'' veniva consegnato all'esperto informatico della gang che provvedeva a travasarli su un computer e ad utilizzarli per creare le bande magnetiche delle ''nuove'' carte.
Una particolare stampante consentiva poi di terminare l'opera, conferendo alla carta un aspetto del tutto simile all'originale. L'organizzazione e' riuscita a clonare in questo modo migliaia di carte.
Semplici i consigli per evitare brutte sorprese nell'uso del pagamento elettronico: se si notano ''movimenti sospetti'' nell'operazione di pagamento chiedere subito la restituzione della carta, leggere con attenzione l'estratto conto per individuare eventuali acquisti mai effettuati.
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