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Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Rendita per infortunio mortale sul lavoro casalingo
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È di questi giorni la notizia che per la "morte sul lavoro" di una casalinga in provincia di Lecco, il figlio percepirà la pensione prevista dal decreto ministeriale del 31 gennaio 2006 che estende l'assicurazione contro gli infortuni domestici ai casi di infortunio mortale con rendita ai superstiti. La donna, caduta dalle scale di casa e morta per aver battuto la testa, pagava regolarmente il premio annuale INAIL di 12,91 euro e il figlio potrà percepire la relativa rendita.
Dall'inizio del 2006 ad oggi gli infortuni mortali in ambito domestico sono stati sei, per due dei quali è stata costituita la rendita ai superstiti. Il caso della provincia di Lecco è infatti il secondo in Italia, la prima rendita è stata costituita dall'INAIL pugliese per i familiari di una casalinga morta anche lei per una caduta dalle scale, dopo aver ritirato il bucato steso ad asciugare.
Il marito e il figlio minore percepiscono la rendita dal febbraio 2007.
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Nel periodo marzo 2001-giugno 2007 gli infortuni domestici che hanno provocato un'invalidità risarcibile sono stati 270. La prima causa in assoluto è quella dello scivolamento (120), seguono le cadute (105), mentre per le ferite da fuoco e da taglio e per altri tipi di infortunio siamo nella media di 13, 14 casi. Le lesioni riguardano per la maggior parte fratture (188), seguono poi i traumi (14), ustioni (12).
La polizza di assicurazione contro gli infortuni domestici, istituita nel 1999 con la Legge 493/1999, è obbligatoria ed è stato costituito un fondo autonomo speciale tra l'INAIL e la Federcasalinghe.
Il pagamento deve avvenire entro il 31 gennaio, le persone con reddito basso sono esentate dal pagamento annuale.
Fonte: Inail.
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