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Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Rapporto sugli incidenti nell’Unione Europea: si muore di piu' a casa!
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È stata presentata la seconda edizione del rapporto “Injuries in the European Union – Statistics summary 2003-2005”. Un resoconto dei principali infortuni mortali e non all’interno dell’Unione Europea.
Il rapporto della Comunità europea sugli incidenti fatali e non offre una visione completa sulla situazione degli infortuni nei vari settori, con dati e statistiche raccolte in 27 paesi membri nell’arco di 3 anni.
Il risultato indica che gli infortuni rappresentano una problematica non indifferente. Infatti 60 milioni di persone ricevono ogni anno cure mediche per colpa di questi incidenti che ne invalidano una buona parte e ne uccidono migliaia, rappresentando la quarta principale causa di morte nella CE.
I posti più rischiosi sono quelli generalmente considerati più sicuri, quelli in cui la soglia dell’attenzione si abbassa. Quindi ne risulta che si rischiano maggiormente infortuni a casa, a scuola, nelle attività ricreative e sportive. Solamente il 20% degli incidenti avviene sul posto di lavoro o in strada.
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Le categorie più colpite risultano gli anziani e i bambini, cioè coloro che trascorrono più tempo a casa e con il passare del tempo la situazione non potrà che peggiorare, dato l’innalzamento dell’età demografica. All’interno delle abitazioni, le stanze meno sicure sono risultate i bagni, le cucine e le scale.
Ogni anno 250 milioni di persone muoiono a causa di un incidente. Di questi la gran parte sono appunto anziani con più di 65 anni che muoiono prematuramente a causa di una caduta in casa o per le complicazioni derivanti da un incidente.
Secondo quanto pubblicato nel rapporto, la situazione in Europa non è omogenea. In molti Stati membri non sono ancora entrate in vigore norme e misure di sicurezza che potrebbero prevenire efficacemente questi eventi. Il Paese con il maggior numero di vittime di incidenti fatali è risultato essere la Lituania, mentre al lato opposto si trovano i Paesi Bassi, con un numero di vittime 4 volte inferiore.
Si stima che più di 100 mila vite potrebbero essere salvate ogni anno se ogni nazione dell’UE a 27 riducesse la mortalità dovuta agli incidenti ai livelli dei Paesi Bassi. In Italia si contano 26.500 decessi per incidente ogni anno.
Gli incidenti fatali rappresentano solo una parte. In Europa si calcola che 7 milioni di persone ricevano ogni anno cure mediche ospedaliere a causa di incidenti. La degenza media è di 8 giorni, per un costo ospedaliero complessivo di 15 miliardi. Se si aggiungono costi indiretti dovuti al lavoro perso, assicurazioni e altro, la spesa totale risulta molto maggiore.
Complessivamente, tutte le persone che si sono infortunate nell’Unione Europea hanno trascorso 50 milioni di giorni in ospedale, e nel 75% dei casi l’incidente era avvenuto in casa o nell’attività ricreativa. Per ogni persona ricoverata a causa di un incidente automobilistico, 6 lo sono per un incidente avvenuto a casa o nel tempo libero. Tra gli sport, il calcio risulta quello più pericoloso.
Federica Gozzini
Fonte: Epicentro
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