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Quando la medicina "naturale" non rispetta la natura
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Anche i prodotti “naturali” possono essere una vera e propria minaccia per la natura se, nella loro produzione, vengono utilizzati derivati di piante o animali protetti.
Il caso è stato sollevato a proposito del sequestro, effettuato ieri a Roma dal Corpo Forestale dello Stato, di un'ingente quantità di prodotti utilizzati nella medicina orientale contenenti "ingredienti proibiti".
Tra le parti e i prodotti di specie minacciate, in pericolo o comunque protette utilizzate in alcuni dei medicinali orinetali vi sarebbero corna di rinoceronte, ossa di tigre e leopardo, secrezioni della ghiandola del muschio dal cervo mosco, sali biliari dalle cistifellee degli orsi e radici del gingseng americano.
Il problema è il difficile controllo di questo commercio, sottolinea il WWF poiché, come avviene per i medicinali da banco in occidente, le medicine cinesi possono essere acquistate senza consultare un medico.
L’operazione del Corpo Forestale dello Stato, rappresenta la prima operazione su vasta scala in Italia per contrastare il traffico illegale di medicinali della medicina orientale.
Anche i prodotti “naturali” possono essere una vera e propria minaccia per la natura se, nella loro produzione, vengono utilizzati derivati di piante o animali protetti.
Il caso è stato sollevato a proposito del sequestro, effettuato ieri a Roma dal Corpo Forestale dello Stato, di un'ingente quantità di prodotti utilizzati nella medicina orientale contenenti "ingredienti proibiti".
Tra le parti e i prodotti di specie minacciate, in pericolo o comunque protette utilizzate in alcuni dei medicinali orinetali vi sarebbero corna di rinoceronte, ossa di tigre e leopardo, secrezioni della ghiandola del muschio dal cervo mosco, sali biliari dalle cistifellee degli orsi e radici del gingseng americano.
Il problema è il difficile controllo di questo commercio, sottolinea il WWF poiché, come avviene per i medicinali da banco in occidente, le medicine cinesi possono essere acquistate senza consultare un medico.
L’operazione del Corpo Forestale dello Stato, rappresenta la prima operazione su vasta scala in Italia per contrastare il traffico illegale di medicinali della medicina orientale.
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