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Quando il giardinaggio diventa un hobby pericoloso

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

11/06/2003

Da una ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche i pericoli nell'uso dei prodotti destinati alla protezione delle piante.

Attenzione a non sottovalutare i pericoli, talvolta mortali, dei prodotti destinati a proteggere le piante. Un aiuto agli amanti della floricoltura viene dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha raccolto in una ricerca di 250 pagine tutto quello che si deve sapere sui rischi dei fitosanitari. Con questo lavoro il CNR vuole offrire una guida semplice ed efficace per la tutela della salute umana. Lo studio aiuta infatti a orientarsi tra insetticidi, acaricidi, fungicidi, repellenti e fitoregolatori che attraverso contatto, ingestione o inalazione possono determinare gravi danni alle persone.

La prima regola è di comprare solo prodotti confezionati, leggere attentamente le istruzioni, lavorare in ambienti ben areati e con appositi indumenti da lavoro e non toccare mai le piante appena trattate.

Anche dal punto di vista alimentare occorre seguire determinate indicazioni: "E' sempre meglio -sottolinea Carla Iacobelli, la ricercatrice del CNR che ha coordinato il lavoro- evitare di fumare, mangiare o bere alcolici durante i trattamenti; limitare il consumo di alimenti grassi, che possono favorire l'assimilazione di sostanze tossiche; ma soprattutto bere molta acqua, perché attraverso la diuresi si eliminano le piccole quantità di sostanze tossiche eventualmente assorbite".
Allora meglio rifornirsi di guanti, stivali, occhiali, cappucci e berretti durante il trattamento.

Lo studio del CNR suggerisce anche come comportarsi in caso di contaminazione: se i sintomi sono lievi - tosse, bruciore, respiro irregolare - è sufficiente farsi accompagnare per scrupolo al più vicino ospedale mostrando l'etichetta del prodotto; in caso di gravi sintomatologie - come forte rallentamento del battito cardiaco o tachicardia, arresto respiratorio o alterazione dello stato di coscienza - è indispensabile chiamare immediatamente il 118 o un Centro Antiveleni.

"Nel nostro volume - conclude la Iacobelli - si possono trovare ben 200 schede relative ai prodotti più utilizzati, un'illustrazione dettagliata degli interventi di primo soccorso, i numeri di telefono dei più importanti centri antiveleni e le procedure da seguire per il trasporto, la conservazione e lo smaltimento di queste sostanze".
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