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Pirateria satellitare
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Dopo aver individuato una emittente televisiva pirata, nel mirino della Guardia di Finanza sono ora i fruitori del servizio televisivo satellitare illegale, scoperto dopo una anno di indagini dal Comando provinciale di Brescia.
Un’emittente televisiva abusiva, attraverso un sofisticato sistema, si era appropriata di frequenze satellitari per trasmettere programmi criptati, sportivi o pornografici in violazione della legge.
Al termine dell’indagine è stata individuata la rete dei clienti delle smart-card pirata, vendute a cento euro l’una.
Attraverso il collegamento di un’antenna satellitare ad un ricevitore decoder sintonizzato sulla stessa frequenza dell’emittente pirata, le Fiamme Gialle hanno “captato” informazioni per riconoscere il meccanismo della frode.
La truffa prevedeva il monitoraggio, la decodificazione e successiva demoltiplicazione illegale dei segnali del satellite “HOTBIRD-1”, gestito da nota società del settore.
L’emittente “pirata” trasmetteva dalla provincia di Firenze; la GDF ha sequestrato decoder, video, parabole, computer e programmi.
Dopo aver individuato una emittente televisiva pirata, nel mirino della Guardia di Finanza sono ora i fruitori del servizio televisivo satellitare illegale, scoperto dopo una anno di indagini dal Comando provinciale di Brescia.
Un’emittente televisiva abusiva, attraverso un sofisticato sistema, si era appropriata di frequenze satellitari per trasmettere programmi criptati, sportivi o pornografici in violazione della legge.
Al termine dell’indagine è stata individuata la rete dei clienti delle smart-card pirata, vendute a cento euro l’una.
Attraverso il collegamento di un’antenna satellitare ad un ricevitore decoder sintonizzato sulla stessa frequenza dell’emittente pirata, le Fiamme Gialle hanno “captato” informazioni per riconoscere il meccanismo della frode.
La truffa prevedeva il monitoraggio, la decodificazione e successiva demoltiplicazione illegale dei segnali del satellite “HOTBIRD-1”, gestito da nota società del settore.
L’emittente “pirata” trasmetteva dalla provincia di Firenze; la GDF ha sequestrato decoder, video, parabole, computer e programmi.
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