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Piante anti-inquinamento in appartamento
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Buone notizie per coloro che hanno in pollice verde. La presenza di alcuni tipi di piante in appartamento può ridurre fino all’80% l’inquinamento indoor (ambienti chiusi).
Lo hanno ricordato i ricercatori dell’Ibimet Cnr (Istituto di biometeorologia) che hanno fornito una breve lista di piante ornamentali “antinquinamento”, in grado di assorbire sostanze tossiche presenti in casa e all’esterno.
“Studi condotti su cinquanta tra le principali piante da appartamento, per testarne la capacità di assorbimento degli inquinanti presenti negli ambienti chiusi”, spiega Francesca Rapparini dell’Ibimed, “hanno dimostrato che alcune riescono a eliminare sostanze tossiche per l’organismo, quali la formaldeide, lo xilene o il benzene, contenuti nei materiali per l’edilizia e l’arredamento. Le più efficaci”, prosegue la ricercatrice dell’Ibimet-Cnr, ”sono la dracena, il filodendro, lo spatifillo e la gerbera, che assorbono più del 80% di inquinati indoor. Attive, anche l’aloe, il ciclamino, la begonia e la stella di Natale”.
Ricordiamo tuttavia che nel maneggiare e posizionare le piante ornamentali devono essere adottate cautele, in particolare se nella casa abitano bambini. Le piante, infatti, se ingerite o toccate possono risultare tossiche o persino letali. [Si veda PuntoSicuro del 13 giugno 2001. A tale proposito l’Ispesl ha realizzato l’opuscolo “Le Piante Ornamentali Pericolo Misconosciuto per la salute: schede illustrative”.]
Chi possiede un giardino, piante arboree quali il frassino, la betulla il larice e il pino, possono contribuire a rendere l’aria piu’ salubre. “Si tratta”, continua Rapparini, “di specie contraddistinte da due importanti caratteristiche: hanno foglie a superficie larga, in grado quindi di assorbire le polveri sottili e non rilasciano terpeni, elementi dai quali dipende il profumo, ma che reagiscono con gli inquinanti emessi dalle automobili, formando ozono troposferico, dannoso per l’uomo e per l’ambiente”.
Buone notizie per coloro che hanno in pollice verde. La presenza di alcuni tipi di piante in appartamento può ridurre fino all’80% l’inquinamento indoor (ambienti chiusi).
Lo hanno ricordato i ricercatori dell’Ibimet Cnr (Istituto di biometeorologia) che hanno fornito una breve lista di piante ornamentali “antinquinamento”, in grado di assorbire sostanze tossiche presenti in casa e all’esterno.
“Studi condotti su cinquanta tra le principali piante da appartamento, per testarne la capacità di assorbimento degli inquinanti presenti negli ambienti chiusi”, spiega Francesca Rapparini dell’Ibimed, “hanno dimostrato che alcune riescono a eliminare sostanze tossiche per l’organismo, quali la formaldeide, lo xilene o il benzene, contenuti nei materiali per l’edilizia e l’arredamento. Le più efficaci”, prosegue la ricercatrice dell’Ibimet-Cnr, ”sono la dracena, il filodendro, lo spatifillo e la gerbera, che assorbono più del 80% di inquinati indoor. Attive, anche l’aloe, il ciclamino, la begonia e la stella di Natale”.
Ricordiamo tuttavia che nel maneggiare e posizionare le piante ornamentali devono essere adottate cautele, in particolare se nella casa abitano bambini. Le piante, infatti, se ingerite o toccate possono risultare tossiche o persino letali. [Si veda PuntoSicuro del 13 giugno 2001. A tale proposito l’Ispesl ha realizzato l’opuscolo “Le Piante Ornamentali Pericolo Misconosciuto per la salute: schede illustrative”.]
Chi possiede un giardino, piante arboree quali il frassino, la betulla il larice e il pino, possono contribuire a rendere l’aria piu’ salubre. “Si tratta”, continua Rapparini, “di specie contraddistinte da due importanti caratteristiche: hanno foglie a superficie larga, in grado quindi di assorbire le polveri sottili e non rilasciano terpeni, elementi dai quali dipende il profumo, ma che reagiscono con gli inquinanti emessi dalle automobili, formando ozono troposferico, dannoso per l’uomo e per l’ambiente”.
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