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Maggiore rischio di cancro al polmone per i coniugi dei fumatori e per gli esposti al fumo passivo sul luogo di lavoro
Dovrebbero fare riflettere e responsabilizzare i fumatori i risultati della ricerca pubblica recentemente dall’International Journal of Cancer (Vol. 109, Issue 1, pag.125 – 131), riguardo ai rischi derivanti dal fumo passivo che i non fumatori respirano in casa, sul luogo di lavoro o nei luoghi di svago. “Sii rispettoso della salute altrui”, questo il monito che potrebbe essere rivolto a tutti i fumatori, quando accendono una sigaretta…
Il fumo passivo infatti aumenta il rischio di cancro al polmone anche tra i non fumatori.
L’articolo dell’International Journal of Cancer raccoglie i risultati di due studi svolti negli Stati Uniti ed in Europa.
Obiettivo della ricerca è quello di ottenere precise stime del rischio di cancro al polmone nei “mai fumatori” esposti al fumo passivo.
La ricerca è stata effettuata su 1263 casi di cancro al polmone, non fumatori, e 2740 controlli tra il 1985 ed il 1994, reclutati in 15 aree metropolitane negli Stati Uniti ed 11 regioni europee, distribuite tra Germania, Italia, Svezia, Regno Unito, Francia, Spagna e Portogallo.
La probabilità incrociata (odds ratio) di sviluppare il cancro polmonare è stata calcolata per ogni esposizione e durata di esposizione al fumo passivo del coniuge, nel luogo di lavoro e nel corso della vita di relazione.
La probabilità incrociata (odds ratio) di sviluppare il cancro polmonare è risultata pari a 1,18 in coloro che non sono stati mai esposti al fumo passivo del coniuge, rispetto al valore di 1,23 in caso di “esposizione matrimoniale” per lunghi periodi di tempo.
La probabilità incrociata (odds ratio) di sviluppare il cancro polmonare è risultata pari a 1,16 per coloro che non sono stati esposti al fumo passivo nel luogo di lavoro , rispetto al valore di 1,27 in caso di esposizione sul luogo di lavoro per lunghi periodi di tempo.
Risultati analoghi sono stati rilevati per l’esposizione nel corso della vita di relazione. Valori maggiori si sono registrati per l’esposizione prolungata “combinata” (coniuge, luogo di lavoro e vita di relazione).
Abstract.
Il fumo passivo infatti aumenta il rischio di cancro al polmone anche tra i non fumatori.
L’articolo dell’International Journal of Cancer raccoglie i risultati di due studi svolti negli Stati Uniti ed in Europa.
Obiettivo della ricerca è quello di ottenere precise stime del rischio di cancro al polmone nei “mai fumatori” esposti al fumo passivo.
La ricerca è stata effettuata su 1263 casi di cancro al polmone, non fumatori, e 2740 controlli tra il 1985 ed il 1994, reclutati in 15 aree metropolitane negli Stati Uniti ed 11 regioni europee, distribuite tra Germania, Italia, Svezia, Regno Unito, Francia, Spagna e Portogallo.
La probabilità incrociata (odds ratio) di sviluppare il cancro polmonare è stata calcolata per ogni esposizione e durata di esposizione al fumo passivo del coniuge, nel luogo di lavoro e nel corso della vita di relazione.
La probabilità incrociata (odds ratio) di sviluppare il cancro polmonare è risultata pari a 1,18 in coloro che non sono stati mai esposti al fumo passivo del coniuge, rispetto al valore di 1,23 in caso di “esposizione matrimoniale” per lunghi periodi di tempo.
La probabilità incrociata (odds ratio) di sviluppare il cancro polmonare è risultata pari a 1,16 per coloro che non sono stati esposti al fumo passivo nel luogo di lavoro , rispetto al valore di 1,27 in caso di esposizione sul luogo di lavoro per lunghi periodi di tempo.
Risultati analoghi sono stati rilevati per l’esposizione nel corso della vita di relazione. Valori maggiori si sono registrati per l’esposizione prolungata “combinata” (coniuge, luogo di lavoro e vita di relazione).
Abstract.
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