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Linee guida sulla previsione e gestione dei rischi conseguenti ad atti terroristici
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Con Decreto della Direzione Generale Sanità n. 23058 del 21.12.2004, la Lombardia ha approvato le “Linee guida regionali sulla previsione e gestione dei rischi conseguenti ad atti terroristici”.
Il documento illustra il sistema organizzativo per la prevenzione e la gestione di questo tipo minaccia, la cui novità non è tanto rappresentata dagli agenti impiegati, che sono noti, quanto dalle modalità e dalle finalità di impiego.
Le linee guida, finalizzate principalmente ad indirizzare l’azione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, contiene inoltre informazioni e indicazioni operative immediatamente utilizzabili in caso di emergenza.
Ad esempio sono contenute schede clinico-diagnostiche per alcuni agenti patogeni (es. antrace, butulino, virus) nelle quali vengono indicati sinteticamente i mezzi di possibile diffusione, le fonti di contagio, i mezzi di possibile diffusione, i mezzi di bonifica e smaltimento dei materiali contaminati, periodo di incubazione, periodo di contagiosità, provvedimenti nei confronti del malato, degli esposti e del personale di soccorso, terapia e profilassi.
Le linee guida contengono inoltre schede microbiologiche di alcuni agenti che indicano la categoria di rischio, le caratteristiche dell’agente, le modalità di raccolta e di trasporto dei campioni, gli esami di laboratorio per accertarne la presenza, modalità per effettuare la diagnosi differenziale di laboratorio.
I restanti allegati contengono schede identificative di alcune sostanze chimiche (gas tossici); indicazioni per il controllo di matrici alimentari; potenziali scenari di attacco ad installazioni industriali; un elenco impianti ritenuti a rischio.
Con Decreto della Direzione Generale Sanità n. 23058 del 21.12.2004, la Lombardia ha approvato le “Linee guida regionali sulla previsione e gestione dei rischi conseguenti ad atti terroristici”.
Il documento illustra il sistema organizzativo per la prevenzione e la gestione di questo tipo minaccia, la cui novità non è tanto rappresentata dagli agenti impiegati, che sono noti, quanto dalle modalità e dalle finalità di impiego.
Le linee guida, finalizzate principalmente ad indirizzare l’azione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, contiene inoltre informazioni e indicazioni operative immediatamente utilizzabili in caso di emergenza.
Ad esempio sono contenute schede clinico-diagnostiche per alcuni agenti patogeni (es. antrace, butulino, virus) nelle quali vengono indicati sinteticamente i mezzi di possibile diffusione, le fonti di contagio, i mezzi di possibile diffusione, i mezzi di bonifica e smaltimento dei materiali contaminati, periodo di incubazione, periodo di contagiosità, provvedimenti nei confronti del malato, degli esposti e del personale di soccorso, terapia e profilassi.
Le linee guida contengono inoltre schede microbiologiche di alcuni agenti che indicano la categoria di rischio, le caratteristiche dell’agente, le modalità di raccolta e di trasporto dei campioni, gli esami di laboratorio per accertarne la presenza, modalità per effettuare la diagnosi differenziale di laboratorio.
I restanti allegati contengono schede identificative di alcune sostanze chimiche (gas tossici); indicazioni per il controllo di matrici alimentari; potenziali scenari di attacco ad installazioni industriali; un elenco impianti ritenuti a rischio.
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