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LA VOCE DEI LETTORI

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

14/10/2005

Le forme neoplastiche come malattie professionali: limiti diagnostici ed indennizzabilità I.N.A.I.L. (Tesi di Laurea della Dott.ssa Iginia Colombi)

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Il lavoro ha sempre avuto la capacità di influenzare, condizionare e qualche volta compromettere la salute di chi lo svolge, tuttavia uno studio organico delle patologie correlate all’attività lavorativa verrà affrontato con la dovuta sistematicità solo agli inizi del ‘700, grazie all’impegno di medici illustri quali Ramazzini, Pott che hanno così contribuito alla nascita e di quella nuova branca medica che ha assunto il nome di “Medicina del Lavoro”.

Nella trattazione dell’argomento é stato ristretto il campo di analisi alle sole malattie professionali a carattere neoplastico affrontate sotto il profilo clinico-epidemiologico, che ne ha identificato i caratteri patognomonici e quantificato l’incidenza rispetto alle forme tumorali ad eziologia extralavorativa.

Il punto nevralgico attorno al quale ruota l’intero meccanismo indennitario è rappresentato dalla riconoscibilità dell’origine professionale della patologia, resa particolarmente difficile non solo dall’assenza di stimmate cliniche in grado di differenziarla rispetto ad una neoplasia ad eziologia extralavorativa, ma anche dal tempo di latenza, a volte molto lungo, nonché dal ruolo giocato da fattori concausali.
Teniamo presente che ciò che rende professionale l’origine di un tumore è la sussistenza dei tre elementi che concorrono a stabilire un nesso causale, ovvero la causa (sostanza), l’evento causale (esposizione) e l’effetto (tumore).

Si auspica che in futuro le indagini epidemiologiche, le ricerche e gli studi dell’oncologia professionale possano identificare in maniera sempre più precisa le circostanze che determinano l’insorgenza delle neoplasie professionali e che i risultati così raggiunti si coordinino in una prospettiva caratterizzata dal massimo livello di interazione e collaborazione con gli strumenti creati dal Legislatore a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, di modo che, sulla base delle evidenze scientifiche si possa costruire un meccanismo di valutazione dell’origine professionale più snello ed agevole soprattutto in considerazione del carico probatorio gravante sullo stesso lavoratore in caso di neoplasia non tabellata.

Abstractdella Tesi di Laurea.


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