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La tua casa è sicura?
È disponibile sul sito Inail il volume “ La tua casa è sicura?”, pubblicazione destinata a tutti ma soprattutto ai bambini, ai genitori e agli insegnanti.
Il documento è diviso in capitoli:
1. Cosa si intende per incidente domestico
2. Statistiche e incidenti domestici
3. Riconoscere i rischi domestici
4. Fattori di rischio individuali
5. Principali agenti di rischio
6. Il rischio architettonico
7. L’emergenza, i numeri utili
Cosa si intende per incidente domestico
"L’incidente domestico è caratterizzato da tre fattori: si tratta di un evento accidentale improvviso determinato da una causa esterna involontaria che si verifica in una abitazione o nell’ambito domestico e che comporta conseguenze temporanee o permanenti sulle condizioni di salute di una persona a causa di lesioni di vario tipo."
Statistiche e incidenti domestici
"Distrazione, comportamento non adeguato, malessere improvviso sono le principali condizioni in cui si verifica un infortunio le cui conseguenze sono molteplici e interessano principalmente l’apparato muscolo scheletrico e, a seguire, ustioni, avvelenamenti, folgorazioni, ingestione di corpi estranei, amputazioni.
Un incidente comune, come una banale caduta, può avere conseguenze invalidanti con una lunga convalescenza e una prolungata immobilità."
Questo capitolo, oltre alle cause degli incidenti, affronta anche:
- A chi accadono gli incidenti domestici
- Le fasce d’età più esposte
- Gli incidenti domestici più frequenti
- Le attività più pericolose
- Gli ambienti più “pericolosi”
Riconoscere i rischi domestici
"Negli ultimi anni si assiste a un aumento degli infortuni domestici, dovuto principalmente all’allungamento della durata media della vita, alla diffusione di nuovi stili e ritmi di vita stressanti, al coinvolgimento di tutti i membri della famiglia in attività domestiche, incluse figure esterne alla famiglia, quali badanti e colf.
Le condizioni di rischio accettabile normalmente prevedibili in un ambiente domestico corrispondono a quelle relative a soggetti con abilità motorie e psicofisiche medie, che adottano comportamenti usuali e coerenti e che vivono in abitazioni con uno stato di manutenzione adeguato degli ambienti e degli oggetti d’uso.
Diversamente, sarà necessario ricorrere ad interventi capaci di rendere compatibile e sicuro l’ambiente per le persone che lo abitano (eliminazione delle barriere architettoniche, universal design…).
Nell’ambiente domestico possiamo riconoscere tre categorie di rischi: ambientali, individuali e
comportamentali.
•Fattori di rischio ambientale
I fattori di rischio ambientale si possono suddividere in due gruppi: il primo, è legato ai fattori edilizi dovuti a carenze tecnologiche, funzionali o impiantistiche ma non causati da utilizzo improprio da parte degli utenti; il secondo, agli arredi e agli oggetti che, per forma, utilizzo o disposizione divengono pericolosi.
•Fattori di rischio individuali
Fattori relativi all’età: riguardano, ad esempio, i bambini che imparano a camminare in casa, che va quindi resa sicura in quel particolare periodo; oppure gli anziani, che sono esposti al rischio cadute per le tipiche patologie motorie senili, spesso rese più gravi da fenomeni di limitazione della vista.
Fattori relativi al genere: in particolare le donne sono molto esposte agli incidenti domestici perché molto presenti e impegnate in casa.
Fattori relativi alle condizioni di salute e allo stress: evidentemente predisponenti perché implicano una maggiore vulnerabilità dei soggetti coinvolti.
Fattori relativi alle condizioni socio-economiche e culturali: condizioni economiche disagiate possono determinare situazioni abitative rischiose e una riduzione dei livelli di sicurezza.
•Fattori di rischio comportamentali
Nell’ambito dei cosiddetti fattori di rischio comportamentali possiamo individuare quelli relativi ai modi d’uso dei luoghi e degli oggetti, quali il disordine, la fretta, il cattivo uso delle attrezzature.
Tra i fattori di rischio relativi agli stili di vita, invece, possiamo comprendere l’alcolismo, l’assunzione di stupefacenti, l’obesità, la sedentarietà e il fumo, che si riflettono tutti anche nel modo di vivere il proprio spazio domestico."
Fattori di rischio individuali
"La diminuzione dell'acutezza visiva e il restringimento del campo visivo, alcuni dei tipici disturbi della vista legati all'invecchiamento, aumentano il rischio di cadute. In queste condizioni è assolutamente consigliabile, oltre che effettuare costanti controlli medici, migliorare la sicurezza dell’abitazione anche aumentando il livello di illuminazione degli ambienti, cosi da rendere migliore la percezione ed evitare errori di valutazione delle distanze e della profondità.
Le cadute si verificano ad ogni età, nei giovani però sono rare e generalmente poco gravi, viceversa le persone anziane cadendo talvolta riportano traumi oltre che fisici anche psichici. Difatti la caduta è un sintomo della condizione della forma fisica e quindi della salute di un individuo: è bene parlarne senza troppi problemi con il medico e con le persone vicine per capirne meglio le cause e prendere le necessarie precauzioni non solo per evitare un nuovo incidente ma anche per mantenere la propria indipendenza, condizione necessaria al mantenimento di una buona qualità di vita."
In questo capitolo vengono spiegate anche:
• Prevenire le cadute
• Muoversi in casa
• Posture e movimento
• Usare le scale in casa
Principali agenti di rischio
Fra i rischi presenti nelle abitazioni troviamo il rischio incendio, ecco alcune indicazioni per prevenire gli incendi in casa:
"•Controllare l’impianto elettrico negli ambienti, come i ripostigli, dove sono presenti carta, vestiti, solventi.
•Scegliere arredi realizzati con materiali ignifughi autoestinguenti, in particolare per mobili con imbottitura e materassi.
•Evitare di far surriscaldare gli elettrodomestici quali televisore o riproduttori audio ecc.
• Utilizzando i fornelli del gas non indossare abiti con maniche ampie che possono finire inavvertitamente sui fornelli.
•Non lasciare le apparecchiature in stand-by, ma spegnere l’interruttore.
•Non fumare a letto o vicino a mobili imbottiti.
•Non addormentarsi fumando.
•Schermare il caminetto con un elemento di protezione dalle scintille.
• Avere in casa un piccolo estintore."
Nel volume si trovano consigli e indicazioni anche riguardo a:
• Gli utensili
• Il fuoco
• L’acqua
• L’elettricità
• I veleni in casa
• Il gas
Il rischio architettonico
In ogni stanza della casa sono presenti rischi dovuti alla struttura stessa della casa e ai contenuti, a cominciare dall’ingresso.
"L’utilizzo dell’ingresso deve rendere agevoli le attività e i movimenti necessari per uscire ed entrare in casa.
Un’attenzione particolare va posta alla percorribilità e fruibilità dell’ambiente ingresso, e in generale dei corridoi, valutando le condizioni di illuminazione, gli spazi, i materiali di finitura e gli arredi.
I pavimenti dovrebbero avere un grado di aderenza corretto facendo attenzione alla presenza di ostacoli, quali i tappeti.
Lo spazio di passaggio libero da ostacoli non dovrebbe essere inferiore a 80-90 cm, evitando cambi di direzione repentini in zone con scarsa visibilità.
L’illuminazione deve essere sufficiente, min 100 lux, non presentare effetti di abbagliamento o contrasti eccessivi, essere uniforme per evitare zone d’ombra.
Le porte devono essere coerenti nel verso di apertura e non determinare condizioni di pericolo in caso di aperture simultanee. Per le parti a vetro, se ve ne sono, devono essere utilizzati vetri di sicurezza. Le maniglie e le serrature devono essere del tipo di sicurezza antimpigliamento. Se nella casa vi sono bambini piccoli è necessario valutare le caratteristiche della chiusura della porta di ingresso, per evitare che questa venga aperta dai piccoli senza controllo.
Gli arredi dovrebbero essere disposti lasciando adeguati spazi di passaggio e resi convenientemente stabili."
La guida prosegue con i consigli relativi alle altre stanze:
- Scale
- Porte e finestre
- Balconi e terrazze
- Cucina
- Bagno
- Soggiorno
- Stanza dei bambini
- Stanza da letto
- Cantina e garage
- Parti esterne e condominiali
L’emergenza, i numeri utili
"E’ bene conoscere le strutture sanitarie più vicine alla nostra abitazione, gli altri punti di soccorso direttamente raggiungibili e avere a portata di mano alcuni numeri di telefono utili. Ed è bene che li conoscano anche i nostri familiari: essere preparati almeno in questo può essere di aiuto nell’emergenza.
La cassetta di emergenza, da tenere a portata di mano e da rinnovare frequentemente, deve contenere:
•una torcia a batteria, con una batteria di scorta
•fiammiferi
•radiolina a batteria, con batteria di scorta (per essere informati sull'evoluzione della calamità, sui comportamenti da tenere e sulla situazione dei soccorsi)
•generi alimentari non deperibili
•vestiario di stagione e coperte
•eventuali medicinali specifici
Il kit di pronto soccorso, da tenere in luogo noto a tutti e da rinnovare periodicamente, deve contenere:
•disinfettanti utili
•bende, garze e cerotti
•tintura di iodio
•forbici, spille da balia
•cotone emostatico
•pomata per contusioni
•pomata per punture di insetti"
Il volume “ La tua casa è sicura?” (formato PDF, 5.35 MB).
FG
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