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INCIDENTI DA GAS COMBUSTIBILE: QUALI I DATI?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

07/04/2006

Il Comitato Italiano Gas ha diffuso un’anticipazione sugli incidenti del 2005 dovuti a gas combustibile.

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Nel corso dell’anno 2005, gli incidenti da gas combustibile relativi al gas naturale (metano) distribuito a mezzo reti e al gas di petrolio liquefatto (GPL) distribuito in bombole e piccoli serbatoi si sono pressoché mantenuti al livello dell’anno precedente. I dati del 2005, nella distribuzione del gas canalizzato per usi civili, hanno fatto rilevare 202 incidenti, dei quali 20 mortali che hanno causato 28 decessi. Gli infortunati sono stati 397.

Per il GPL sono stati rilevati 135 incidenti, dei quali 6 mortali che hanno causato 7 decessi. Gli infortunati sono stati 167.

Gli utenti (clienti finali) del gas naturale sono stati nell’anno 18.500.000 e quelli del GPL 7.700.000. In totale quindi 26.200.000 utenze domestiche risultano interessate all’utilizzo di gas combustibili, per riscaldamento, per produzione di acqua calda sanitaria e per cottura cibi.

Secondo il CIG “qualcuno potrà obiettare che 337 incidenti totali con 35 vittime, rispetto ad un utilizzo così massiccio dei gas combustibili, possa essere considerato un dato accettabile, specie se relazionato al gran numero di incidenti che avvengono tra le mura domestiche (folgorazioni elettriche, cadute, ferimenti da taglio, etc) o ancor peggio agli incidenti stradali. Non è certamente questo il pensiero del Comitato Italiano Gas (CIG) e dell’intera filiera di settore, per cui il perseguimento della logica di sicurezza impone di agire sul fenomeno con modalità stringenti e con attenzione continuativa. Tale linea d’azione è stata condivisa prima dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) che con sue deliberazioni ha imposto obblighi di comunicazione ai distributori di gas e successivamente dal Ministero dell’interno – Corpo dei Vigili del Fuoco, che ha stipulato con il CIG una apposita convenzione, per confrontare i dati degli incidenti da gas venuti in possesso dei due organismi. L’azione successiva alle funzioni della rilevazione statistica si sviluppa nell’identificazione delle cause degli accadimenti e con la proposizione di interventi di natura preventiva. Parecchi di questi ultimi trovano collocazione nelle norme tecniche di sicurezza elaborate dal CIG e pubblicate dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI), di cui il CIG è un Ente Federato”.

La conformità alle norme tecniche per quel che riguarda la costruzione d’impianti, l’installazione di apparecchi, la corretta manutenzione dei medesimi è essenziale non solo per il rispetto della regola dell’arte, previsto dalle disposizioni legislative di specie ma soprattutto per il fatto che rappresenta il miglior viatico contro accadimenti negativi. Gli utenti del gas naturale distribuito a mezzo reti, godono inoltre di una copertura assicurativa obbligatoria, le cui modalità di attuazione e di fruizione sono state stabilite dalla delibera AEEG 152/03 e successive correlate. L’attivazione di tale assicurazione a carattere nazionale è automatica; il costo è di 0,40 €/anno per utenza (vedere PuntoSicuro n. 1373).

Il trinomio "Statistica incidenti da gas", "Norme tecniche UNI per la sicurezza", "Assicurazione utenti del gas naturale"; costituisce un esempio di applicazione integrata di sicurezza/garanzia del cliente finale, che il CIG ritiene “non conti altri esempi nel nostro Paese”.

Continua il CIG: “a questa situazione a cui si è arrivati negli anni e per gradi, non corrisponde ancora un altrettanto efficace schema di comunicazione/informazione alla clientela e alla cittadinanza in generale; anche se negli ultimi anni parecchio si è fatto in questo senso. È essenziale che i clienti che usano i gas combustibili siano portati a conoscenza dei loro doveri/diritti, correlando così l’utilizzo di queste preziose fonti d’energia ad una consapevole azione quotidiana di prevenzione”.

 

 

 

 
 
 
 

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