Gas e sicurezza domestica
Il tema della sicurezza è sempre quindi di attualità e le statistiche degli incidenti da gas più recenti per quanto continuino a mostrare segni di miglioramento in termini di diminuzione di incidenti, mostrano ancora un livello di frequenza negli accadimenti troppo elevati: nel corso del 2005, relativamente alla distribuzione di gas per usi civili distribuito a mezzo reti, si sono registrati 202 incidenti con 28 vittime. Per il gas distribuito in bombole e piccoli serbatoi, (GPL) sono stati rilevati 135 incidenti, con 7 vittime.
Forse non tutti ancora lo sanno, ma in caso malaugurato di incidenti riconducibili all'uso di gas, esiste un'assicurazione di cui si è beneficiari, in via automatica, solo per il fatto di essere utenti di gas distribuito a mezzo reti. La polizza assicurativa è stata istituita su delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e stipulata dal CIG - Comitato Italiano Gas.
Il GPL distribuito in bombole o piccoli serbatoi, non rientra invece nella copertura della polizza assicurativa.
Dell'esistenza dell'assicurazione - e delle sue modalità di attivazione, le società di vendita danno periodicamente avviso in bolletta. È valida solo per gli utenti civili, è collettiva e nazionale, e copre oggi circa 18,5 milioni di famiglie italiane. Il costo di questa polizza per cliente è di EUR 0,40 all'anno e viene trattenuto direttamente in bolletta.
Le garanzie prestate riguardano: la responsabilità civile nei confronti di terzi, gli incendi e gli infortuni, che abbiano origine negli impianti e negli apparecchi a valle del contatore.
La prevenzione degli incidenti
Il Comitato Italiano Gas, da cui dipende l'elaborazione delle normative tecniche di sicurezza per una corretta utilizzazione dei gas combustibili - ha, inoltre, fissato i requisiti essenziali a cui gli utenti devono fare riferimento a tutela della sicurezza propria e collettiva.
La legge italiana (due sono le leggi in vigore in relazione all'utilizzo dei gas combustibili, la n.1083/71 e la n.46/90) impone che gli impianti siano realizzati a regola d'arte ed individua nelle norme UNI e CEI gli strumenti più appropriati in tema di sicurezza degli impianti, apparecchi, accessori, etc.
Gli apparecchi alimentati a gas e i loro accessori devono obbligatoriamente essere contraddistinti dalla marcatura "CE". Solo così si avrà la certezza di disporre di apparecchi sicuri e che rispettano ambiente e salute.
E inoltre vietato il "fai da te": per l'installazione e la manutenzione degli impianti e degli apparecchi, il "fai da te" è assolutamente vietato: bisogna rivolgersi unicamente ad installatori e manutentori abilitati. La Legge 46/90 prescrive che l'installazione, l'ampliamento, la trasformazione e la manutenzione degli impianti a gas a valle dei contatori siano eseguite esclusivamente da operatori abilitati, in possesso di specifici requisiti tecnico-professionali, certificati da un "attestato di riconoscimento" rilasciato dalle Camere di Commercio o dalle Commissioni Provinciali per l'Artigianato.
La stessa legge prescrive, inoltre, che al termine dei lavori l'installatore debba rilasciare una "dichiarazione di conformità" per attestare che l'impianto è stato installato a regola d'arte secondo le normative vigenti. Inoltre, l'installatore saprà indicare sei locali di installazione rispondono alle necessarie prescrizioni per quanto riguarda la ventilazione, l'aerazione, l'evacuazione dei prodotti della combustione nonché per l'idonea ubicazione degli apparecchi di utilizzazione.
È poi necessario sottoporre gli apparecchi alimentati a gas a controlli periodici. Ad esempio la verifica di rendimento deve essere effettuata ogni due anni - come attualmente previsto dalla legge e affidandosi solo a tecnici abilitati.
Il gas e le buone abitudini: piccole azioni di vita quotidiana
L'utilizzo del gas in ambiti domestici, richiede il rispetto delle norme e delle leggi vigenti ma soprattutto buonsenso e responsabilità da parte degli utenti: semplici azioni quotidiane che, debitamente e regolarmente eseguite, si dimostrano utili per la sicurezza propria e altrui.
PRIMA DI USCIRE DI CASA
Quando si esce di casa, anche per brevi periodi, è consigliabile chiudere la valvola del contatore o quella di ingresso della tubazione di alimentazione del gas nei locali di abitazione o quella della bombola, quando non si utilizzano gli apparecchi.
IN CUCINA
Non allontanarsi dalla cucina lasciando cibi in cottura sul fuoco
Evitare di riempire troppo le pentole. La fuoriuscita di liquidi in ebollizione, infatti, può causare lo spegnimento della fiamma ed originare gravi incidenti.
Per accendere un bruciatore del piano di cottura è consigliata la procedura seguente:
1) accendere il fiammifero;
2) accostare il fiammifero acceso al bruciatore;
3) aprire il rubinetto del gas.
Se, infatti, si eseguono le operazioni in ordine inverso, è possibile che, dopo aver aperto il rubinetto, intervenga qualche elemento di distrazione (es. squilla il telefono o suonano alla porta), cosicché la successiva accensione del fiammifero può produrre gravi conseguenze.
L'impiego di un rilevatore di gas può contribuire, con funzioni aggiuntive ma non sostitutive, alla sicurezza di impiego del gas combustibile, mediante una funzione di rivelamento e segnalazione ottica/acustica della presenza di gas.
Tutti gli apparecchi devono essere dotati di dispositivi di sorveglianza di fiamma per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della stessa. Per i piani di cottura non esiste ancora l'obbligo ma il CIG consiglia l'acquisto di impianti dotati del dispositivo.
SI SENTE ODORE DI GAS: COSA FARE?
Il gas di per se stesso è generalmente inodore. Tuttavia viene opportunamente odorizzato come prevede la legge per consentire un pronto intervento in caso di fughe di gas.
In caso si avverta odore di gas, bisogna prontamente chiamare, da un telefono esterno all'abitazione dove si avverte l'odore, l'Azienda preposta alla distribuzione del gas combustibile.,evitando di accendere luci o azionare macchinari alimentati elettricamente.
Successivamente se del caso si deve predisporre un'immediata verifica del proprio impianto chiamando un tecnico abilitato. I numeri di pronto intervento della Azienda di distribuzione sono riportati sulla bolletta che la Società di vendita del gas manda ai clienti.
Se sussiste preoccupazione si consiglia di avvisare anche i Vigili del Fuoco.
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