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Elettrosmog: governo diviso sulla definizione della legge in discussione in Parlamento.
Mentre ancora una valutazione esatta sugli effetti dell'esposizione all'elettrosmog non esiste, crescono i segnali di tensione e di preoccupazione in proposito.
L'introduzione degli umts, ormai prossima, portera' a un incremento delle antenne del 120 per cento e la mancanza di una politica di coordinamento creera' necessariamente confusione, favorendo la sovrapposizione tra basse e alte frequenze, oltre che ulteriori rischi per la salute dei cittadini.
Attualmente il Governo e' ancora diviso al proposito.
Nei giorni scorsi il ministro dell'Ambiente Willer Bordon ha sottolineato l'importanza di varare entro dicembre i nuovi limiti di cautela, mentre la Sanita' ha cercato di allungare i tempi in attesa di dati scientifici certi sui danni causati alla salute.
I controlli effettuati dall'Anpa (Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente) hanno rilevato, che circa il 4 per cento delle antenne televisive e lo 0,2 per cento dei ripetitori destinati alla telefonia cellulare sono fuori norma, quindi Bordon preme affinche' al momento si segua il ''principio di precauzione''.
In attesa della nuova normativa restano comunque in vigore i limiti per le emissioni fissate dal decreto del '98.
Anche nel resto d'Europa il problema e' ancora aperto.
Un recente studio pubblicato dalla rivista inglese ''The Lancet'' ha sottolineato gli effetti dannosi delle onde elettromagnetiche emesse dai telefonini sul sistema immunitario dei bambini.
I sintomi maggiormente riscontrati sembrano essere perdita di memoria, mal di testa, irritabilita', insonnia.
Intanto nei giorni scorsi il governo di Londra ha obbligato i produttori di telefoni cellulari ad applicare su ciascuno dei modelli in vendita il seguente avviso: ''Puo' provocare danni. Usatelo preferibilmente con l'auricolare e per telefonate essenziali. Sconsigliatene l'uso ai vostri bambini''.
L'introduzione degli umts, ormai prossima, portera' a un incremento delle antenne del 120 per cento e la mancanza di una politica di coordinamento creera' necessariamente confusione, favorendo la sovrapposizione tra basse e alte frequenze, oltre che ulteriori rischi per la salute dei cittadini.
Attualmente il Governo e' ancora diviso al proposito.
Nei giorni scorsi il ministro dell'Ambiente Willer Bordon ha sottolineato l'importanza di varare entro dicembre i nuovi limiti di cautela, mentre la Sanita' ha cercato di allungare i tempi in attesa di dati scientifici certi sui danni causati alla salute.
I controlli effettuati dall'Anpa (Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente) hanno rilevato, che circa il 4 per cento delle antenne televisive e lo 0,2 per cento dei ripetitori destinati alla telefonia cellulare sono fuori norma, quindi Bordon preme affinche' al momento si segua il ''principio di precauzione''.
In attesa della nuova normativa restano comunque in vigore i limiti per le emissioni fissate dal decreto del '98.
Anche nel resto d'Europa il problema e' ancora aperto.
Un recente studio pubblicato dalla rivista inglese ''The Lancet'' ha sottolineato gli effetti dannosi delle onde elettromagnetiche emesse dai telefonini sul sistema immunitario dei bambini.
I sintomi maggiormente riscontrati sembrano essere perdita di memoria, mal di testa, irritabilita', insonnia.
Intanto nei giorni scorsi il governo di Londra ha obbligato i produttori di telefoni cellulari ad applicare su ciascuno dei modelli in vendita il seguente avviso: ''Puo' provocare danni. Usatelo preferibilmente con l'auricolare e per telefonate essenziali. Sconsigliatene l'uso ai vostri bambini''.
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