DEFIBRILLATORI SUI TAXI ROMANI
Parte a Roma un progetto-pilota del Ministero della Salute, per verificare l’efficacia della prevenzione dell’arresto cardiaco, con defibrillatori a bordo di taxi urbani. Ricordiamo che ogni anno l’arresto cardiaco colpisce 50.000 persone delle quali solo il 2% sopravvive: una quota significativa (fino al 30%) di questi decessi potrebbe essere prevenibile con la defibrillazione cardiaca (dati Ministero della Salute). La collaborazione con i tassisti, in questo ambito, può quindi rivelarsi fondamentale. I tassisti volontari si sottoporranno a uno specifico addestramento, al termine del quale saranno installati 80 defibrillatori sui taxi del 3570, cui perverranno le chiamate di emergenza da parte del 118. La presenza costante delle macchine sul territorio dovrebbe rendere disponibile l’intervento di defibrillazione entro pochissimi minuti dalla chiamata al 118, con un’elevata capacità di prevenire la morte cardiaca.
La conduzione tecnico-scientifica del programma, che sarà operativo dal mese di marzo, è affidata al reparto di Cardiologia dell’Ospedale San Giacomo dell’ASL RM/A in sintonia con l’ARES, l’Agenzia Regionale Emergenza Sanitaria 118 del Lazio. E’ prevista una successiva attività di monitoraggio dei processi e dei risultati, così da consentire una valutazione scientifica. Se i risultati raccolti saranno positivi, Il mInistero proporrà l’estensione dell’esperienza sul territorio nazionale.
Il progetto è sviluppato con la Società Taxi 3570 e l’Associazione Insieme per il Cuore Onlus.
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