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Dalla statistica alla prevenzione

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

15/10/2003

Da un’analisi degli incidenti con il GPL nelle abitazioni e sulla strada emergono indicazioni per la prevenzione.

L’analisi dei dati statistici relativi agli interventi dei Vigili del Fuoco fornisce informazioni sulle cause all’origine di incidenti e, quindi, può fornire indicazioni utili per predisporre le misure di prevenzione.

Una banca dati dei VVF monitora e studia gli incidenti coinvolgenti il GPL, raccogliendo i dati di quelli in cui sono intervenute squadre dei comandi provinciali VVF.
Una sintesi dei primi tre anni di attività sono stati illustrati sul mensile “Obiettivo sicurezza”.

Nel triennio in esame sono stati registrati 635 interventi di squadre VVF per incidenti con il GPL, di cui 155 nell’anno 2000, 225 nell’anno 2001 e 256 nell’anno 2002.
Sono presi in esame incidenti di diversa gravità, che vanno dal semplice rilascio di sostanza al rilascio con incendio o con esplosione.
Il tasso degli incidenti nei quali si è verificata una esplosione è pari al 36%.
Nel 41% degli interventi effettuati dalle squadre VF si sono avuti danni alle persone, con un 9% di incidenti mortali.

Il 51% degli incidenti si è verificato in abitazioni private, con il 57% delle vittime registrate. Il tasso di esplosioni nelle abitazioni private è pari al 49% dei casi. Nell’85% dei casi di incidenti domestici coinvolgenti il GPL si è trattato di incidenti causati da bombole di GPL. Soltanto nel 15% dei casi esisteva un impianto con serbatoio fisso di GPL.

Il 26% del totale degli incidenti coinvolgenti il GPL è rappresentato da incidenti stradali,il 46% dei quali è costituito da incidenti che hanno coinvolto trasporti di GPL con autocisterne, mentre il 54% da incidenti di automezzi alimentati a GPL.

L’analisi degl’incidenti suggerisce due riflessioni; la prima relativa agli incidenti nelle abitazioni private, la seconda relativa agli incidenti nei trasporti.

Nelle abitazioni private avvengono il maggior numero di incidenti con il GPL, con il maggior numero di vittime e di persone ferite.

“Poiché nel 85% dei casi si è trattato di incidenti causati da bombole di GPL per uso domestico ed in Italia circolano oltre 30 milioni di recipienti mobili di GPL di ridotte capacità per gli usi domestici ed oltre la metà dei consumatori provvede da solo alla sostituzione delle bombole, particolare attenzione deve essere posta a questa problematica.” – affermano i Vigili del Fuoco – “ Occorre una massiccia campagna di educazione, formazione e sensibilizzazione dei cittadini, attraverso specifiche e mirate azioni, con il coinvolgimento degli organi di comunicazione, sul corretto uso degli apparecchi a gas.
Contemporaneamente potranno essere forniti consigli ai fabbricanti e ai distributori degli apparecchi utilizzatori immessi sul mercato, perché gli stessi vengano dotati di sistemi di sicurezza sempre più efficaci.”

La seconda riflessione riguarda gli incidenti nei trasporti, relativi sia ai trasporti di sostanza su strada, sia all’utilizzo del GPL per autotrazione.

“Per quanto attiene i trasporti con autocisterne, la ridotta percentuale di casi in cui si è verificate la perdita di prodotto (29% degli incidenti) consente di poter considerare affidabili i sistemi di sicurezza delle autocisterne.
Per quanto riguarda gli automezzi alimentati a GPL, dall’esame delle dinamiche incidentali risulta che sono ancora installati impianti di vecchia tecnologia. “ […]

Peraltro si è constatato che in incidenti in cui sono state coinvolte vetture che disponevano dei nuovi dispositivi di sicurezza, le conseguenze sono state meno gravose, in particolare, per alcuni casi di incendio si è evitata l’esplosione del serbatoio.

Anche per il caso degli automezzi alimentati a GPL si rende quindi necessaria una campagna di informazione, formazione e sensibilizzazione, nell’ottica di favorire la diffusione dei nuovi sistemi di sicurezza che certamente possono concorrere a ridurre le conseguenze degli incidenti.”

Obiettivo sicurezza.

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