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Conversazioni a "rischio esplosione"
Nuovi sviluppi nella vicenda delle batterie dei cellulari “esplosive”.
Nei mesi scorsi erano state segnalate esplosioni anomale di telefoni cellulari Nokia causate da problemi di sicurezza alle batterie (si veda n. 713 e n.863); problemi che secondo l’azienda produttrice dei telefonini erano dovuti all’utilizzo da parte degli utenti di ricambi non originali.
Ma se si utilizzano batterie “originali”, si può stare tranquilli?
A quanto pare no. Dai risultati di un test effettuato dall’associazione di consumatori Altroconsumo, in collaborazione con altre associazioni di consumatori europee, emerge che vi sono batterie “originali” prive del sistema di sicurezza che interrompe il flusso di corrente in caso di corto circuito.
Il test è stato realizzato sulle batterie di diversi modelli di cellulari Motorola, Siemens, Sony Ericsson, Samsung e Nokia.
La mancanza del dispositivo di sicurezza anti corto circuito è stata rilevata in diversi modelli di batterie originali Nokia: Nokia BMC-3, Nokia BML-3, Nokia BLC-2.
Se si verifica un corto circuito, "le batterie si surriscaldano, arrivano addirittura a 130° e, in alcuni casi, possono esplodere”, afferma l’associazione dei consumatori.
A seguito dei risultati del test, Altroconsumo ha scritto al ministero delle Attività produttive e a Nokia Italia per segnalare i risultati e richiedere maggiori garanzie per i consumatori.
Precisamente richiede a Nokia di:
- indicare modello e numero di lotto delle batterie senza sistema di sicurezza anti corto circuito attualmente in commercio in Italia e di quelle eventualmente distribuite in Italia in precedenza ma non più al momento in commercio;
- permettere, in ogni caso, la sostituzione di batterie senza sistema di sicurezza con batterie dotate di sistema di sicurezza anti corto circuito senza alcun esborso di spese ai consumatori che ne facciano richiesta.
Mentre al Ministero delle Attività Produttive Altroconsumo richiede di “attivarsi prontamente per intraprendere, ai sensi del DLgs 17/3/95 n°115 sulla sicurezza generale dei prodotti, le iniziative che rientrano nel campo delle sue competenze al fine di assicurare che siano messi in vendita prodotti realmente sicuri per i consumatori."
Nei mesi scorsi erano state segnalate esplosioni anomale di telefoni cellulari Nokia causate da problemi di sicurezza alle batterie (si veda n. 713 e n.863); problemi che secondo l’azienda produttrice dei telefonini erano dovuti all’utilizzo da parte degli utenti di ricambi non originali.
Ma se si utilizzano batterie “originali”, si può stare tranquilli?
A quanto pare no. Dai risultati di un test effettuato dall’associazione di consumatori Altroconsumo, in collaborazione con altre associazioni di consumatori europee, emerge che vi sono batterie “originali” prive del sistema di sicurezza che interrompe il flusso di corrente in caso di corto circuito.
Il test è stato realizzato sulle batterie di diversi modelli di cellulari Motorola, Siemens, Sony Ericsson, Samsung e Nokia.
La mancanza del dispositivo di sicurezza anti corto circuito è stata rilevata in diversi modelli di batterie originali Nokia: Nokia BMC-3, Nokia BML-3, Nokia BLC-2.
Se si verifica un corto circuito, "le batterie si surriscaldano, arrivano addirittura a 130° e, in alcuni casi, possono esplodere”, afferma l’associazione dei consumatori.
A seguito dei risultati del test, Altroconsumo ha scritto al ministero delle Attività produttive e a Nokia Italia per segnalare i risultati e richiedere maggiori garanzie per i consumatori.
Precisamente richiede a Nokia di:
- indicare modello e numero di lotto delle batterie senza sistema di sicurezza anti corto circuito attualmente in commercio in Italia e di quelle eventualmente distribuite in Italia in precedenza ma non più al momento in commercio;
- permettere, in ogni caso, la sostituzione di batterie senza sistema di sicurezza con batterie dotate di sistema di sicurezza anti corto circuito senza alcun esborso di spese ai consumatori che ne facciano richiesta.
Mentre al Ministero delle Attività Produttive Altroconsumo richiede di “attivarsi prontamente per intraprendere, ai sensi del DLgs 17/3/95 n°115 sulla sicurezza generale dei prodotti, le iniziative che rientrano nel campo delle sue competenze al fine di assicurare che siano messi in vendita prodotti realmente sicuri per i consumatori."
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