Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Casa, ufficio, scuola: aria "pesante" (1/2)
L’aria respirata negli ambienti chiusi può essere più inquinata di quella delle grandi città.
Un recente studio europeo, realizzato dal Joint Research Centre d’Ispra, in Italia, ha rivelato che le condizioni ambientali interne (indoor) costituiscono una minaccia specifica per la salute e, in alcuni casi, possono rivelarsi due volte più inquinanti delle condizioni ambientali esterne.
La salubrità degli ambienti interni è un problema non trascurabile, si consideri infatti che i cittadini trascorrono in ambienti chiusi (casa, ufficio, scuola, ristorante, impianti sportivi…) dall’80 al 90% della loro giornata.
“Possiamo essere esposti all’inquinamento non solo facendo una pedalata in città nelle ore di punta, ma anche stando seduti sul divano a casa nostra” – ha affermato M. Busquin, membro della Commissione europea responsabile della ricerca.
Si pensa generalmente che le mura degli edifici ci proteggano dagli inquinamenti esterni più pericolosi.
Tuttavia, la riduzione della ventilazione per ridurre il consumo energetico e l’utilizzo massiccio di nuovi materiali di costruzione comportano la diffusione di sostanze chimiche dalle proprietà tossiche sconosciute.
Tali sostanze possono essere le cause potenziali di sintomi acuti come asma, irritazioni delle mucose, mal di testa, spossatezza.
Si stima , ad esempio che il 20% della popolazione soffre d’asma e di altri problemi allergici causati da sostanze presenti in tutte le condizioni ambientali intene.
Gli inquinanti interni come il fumo del tabacco, il radon, il benzene, l’amianto possono contribuire sensibilmente all’aumento dei casi di cancro tra la popolazione.
I risultati delle misurazioni effettuate dal Centro di ricerca in alcune città europee, tra le quali Milano e Padova, indicano chiaramente che le concentrazioni interne di inquinamento atmosferico pericoloso (come il benzene) sono spesso più elevate di quelle rilevate all’esterno.
In alcuni casi il livello di esposizione interno è doppio rispetto all’esterno. (I dati sono riportati in tabella.)
[La pubblicazione della seconda parte dell’articolo sarà pubblicata domani]
Un recente studio europeo, realizzato dal Joint Research Centre d’Ispra, in Italia, ha rivelato che le condizioni ambientali interne (indoor) costituiscono una minaccia specifica per la salute e, in alcuni casi, possono rivelarsi due volte più inquinanti delle condizioni ambientali esterne.
La salubrità degli ambienti interni è un problema non trascurabile, si consideri infatti che i cittadini trascorrono in ambienti chiusi (casa, ufficio, scuola, ristorante, impianti sportivi…) dall’80 al 90% della loro giornata.
“Possiamo essere esposti all’inquinamento non solo facendo una pedalata in città nelle ore di punta, ma anche stando seduti sul divano a casa nostra” – ha affermato M. Busquin, membro della Commissione europea responsabile della ricerca.
Si pensa generalmente che le mura degli edifici ci proteggano dagli inquinamenti esterni più pericolosi.
Tuttavia, la riduzione della ventilazione per ridurre il consumo energetico e l’utilizzo massiccio di nuovi materiali di costruzione comportano la diffusione di sostanze chimiche dalle proprietà tossiche sconosciute.
Tali sostanze possono essere le cause potenziali di sintomi acuti come asma, irritazioni delle mucose, mal di testa, spossatezza.
Si stima , ad esempio che il 20% della popolazione soffre d’asma e di altri problemi allergici causati da sostanze presenti in tutte le condizioni ambientali intene.
Gli inquinanti interni come il fumo del tabacco, il radon, il benzene, l’amianto possono contribuire sensibilmente all’aumento dei casi di cancro tra la popolazione.
I risultati delle misurazioni effettuate dal Centro di ricerca in alcune città europee, tra le quali Milano e Padova, indicano chiaramente che le concentrazioni interne di inquinamento atmosferico pericoloso (come il benzene) sono spesso più elevate di quelle rilevate all’esterno.
In alcuni casi il livello di esposizione interno è doppio rispetto all’esterno. (I dati sono riportati in tabella.)
[La pubblicazione della seconda parte dell’articolo sarà pubblicata domani]
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.