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Carte di credito "clonate": se ne parla anche in Parlamento
Anche il ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, è rimasto vittima di una “clonazione” di carta di credito.
L’episodio è emerso nel corso di una recente seduta del parlamento, durante la quale il ministro ha dovuto rispondere ad un’interrogazione, presentata dall’on. Gredorio Dell’Anna, riguardo a quali iniziative il governo intenda intraprendere rispetto al problema delle carte di credito clonate.
“Durante le recenti feste di Natale, mentre mi trovavo sull'Appennino modenese, - ha affermato il ministro - ho speso circa 10 milioni di lire, tra Madrid e Parigi, con la mia carta di credito che ho saputo esser stata clonata (non mi sono mai mosso dall'Italia).”
Le forze di polizia, nell'ambito della repressione di questo fenomeno e della cooperazione internazionale, fra marzo 2001 e gennaio del corrente anno, hanno compiuto 23 operazioni di polizia giudiziaria; hanno arrestato 88 persone fra le quali 17 stranieri; hanno denunciato altre 74 persone e scoperto 6 associazioni a delinquere finalizzate alla ricettazione ed all'utilizzo illecito delle carte di credito rubate o contraffatte e duplicate.
L'Arma dei carabinieri nel 2001-2002 ha compiuto operazioni che hanno portato complessivamente al sequestro di circa 400 carte di credito clonate.
Il ministro ha poi illustrato le iniziative che sono state attivate per contrastare il fenomeno, sia dal punto di vista della prevenzione sia da quello della prevenzione.
La Guardia di finanza si è dotata di uno gruppo antifalsificazione dei mezzi di pagamento “con proiezione operativa sull'intero territorio nazionale e funzioni di supporto tecnico-operative per gli altri reparti del corpo e di un gruppo anticrimine tecnologico, con il compito, tra l'altro, di monitorare la rete Internet, al fine di pervenire, ricercare e reprimere le violazioni di carattere economico-finanziario e, dunque, anche quelle riconducibili al fraudolento utilizzo di carte di credito clonate o contraffatte.”
“La Banca d'Italia sta collaborando, insieme all'ABI, per mettere a punto un meccanismo interbancario tecnico-organizzativo per far fronte al fenomeno, - perché naturalmente prima si scopre un pagamento effettuato con una carta di credito clonata e contraffatta, più si è efficaci nel reprimere questo fenomeno e non si creano danni economici -, ed è allo studio presso il Ministero dell'economia e delle finanze la realizzazione di un'apposita banca dati che deve consentire l'analisi, il monitoraggio e la prevenzione delle frodi sulle carte di credito.
L'obiettivo di fondo della costituzione di questa banca dati è riuscire a realizzare un elevato grado di protezione delle transazioni effettuate con carte di credito attraverso l'incrocio dei dati relativi agli esercenti e alle transazioni a rischio. “
L’episodio è emerso nel corso di una recente seduta del parlamento, durante la quale il ministro ha dovuto rispondere ad un’interrogazione, presentata dall’on. Gredorio Dell’Anna, riguardo a quali iniziative il governo intenda intraprendere rispetto al problema delle carte di credito clonate.
“Durante le recenti feste di Natale, mentre mi trovavo sull'Appennino modenese, - ha affermato il ministro - ho speso circa 10 milioni di lire, tra Madrid e Parigi, con la mia carta di credito che ho saputo esser stata clonata (non mi sono mai mosso dall'Italia).”
Le forze di polizia, nell'ambito della repressione di questo fenomeno e della cooperazione internazionale, fra marzo 2001 e gennaio del corrente anno, hanno compiuto 23 operazioni di polizia giudiziaria; hanno arrestato 88 persone fra le quali 17 stranieri; hanno denunciato altre 74 persone e scoperto 6 associazioni a delinquere finalizzate alla ricettazione ed all'utilizzo illecito delle carte di credito rubate o contraffatte e duplicate.
L'Arma dei carabinieri nel 2001-2002 ha compiuto operazioni che hanno portato complessivamente al sequestro di circa 400 carte di credito clonate.
Il ministro ha poi illustrato le iniziative che sono state attivate per contrastare il fenomeno, sia dal punto di vista della prevenzione sia da quello della prevenzione.
La Guardia di finanza si è dotata di uno gruppo antifalsificazione dei mezzi di pagamento “con proiezione operativa sull'intero territorio nazionale e funzioni di supporto tecnico-operative per gli altri reparti del corpo e di un gruppo anticrimine tecnologico, con il compito, tra l'altro, di monitorare la rete Internet, al fine di pervenire, ricercare e reprimere le violazioni di carattere economico-finanziario e, dunque, anche quelle riconducibili al fraudolento utilizzo di carte di credito clonate o contraffatte.”
“La Banca d'Italia sta collaborando, insieme all'ABI, per mettere a punto un meccanismo interbancario tecnico-organizzativo per far fronte al fenomeno, - perché naturalmente prima si scopre un pagamento effettuato con una carta di credito clonata e contraffatta, più si è efficaci nel reprimere questo fenomeno e non si creano danni economici -, ed è allo studio presso il Ministero dell'economia e delle finanze la realizzazione di un'apposita banca dati che deve consentire l'analisi, il monitoraggio e la prevenzione delle frodi sulle carte di credito.
L'obiettivo di fondo della costituzione di questa banca dati è riuscire a realizzare un elevato grado di protezione delle transazioni effettuate con carte di credito attraverso l'incrocio dei dati relativi agli esercenti e alle transazioni a rischio. “
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