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Campagna di vaccinazione gratuita contro l’HPV per combattere i tumori al collo dell’utero

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

07/03/2008

È partita la vaccinazione gratuita per 280.000 bambine tra gli undici e i dodici anni di età. Il tumore causato dal virus HPV colpisce ogni anno 3.500 donne e ne causa la morte di almeno 1.000.

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Il virus del papilloma umano (HPV) è un virus estremamente diffuso: quasi il 70% delle donne ne contrae l’infezione durante la propria vita, ma nella maggioranza dei casi questa infezione regredisce fino a sparire senza lasciare conseguenze.
 
Non sempre tuttavia il virus si limita a scomparire o a causare malattie della pelle e delle mucose: in certi casi alcuni genotipi dell’HPV possono essere la causa dell’insorgere di tumori maligni.
Si calcola che HPV è responsabile di quasi tutti i carcinoma della cervice uterina, una delle patologie più pericolose per le donne.
 
Di questo tumore si ammalano in Italia ogni anno 3.500 donne, con una mortalità che supera il migliaio di unità. In Europa le donne colpite sono invece 33.000 con una mortalità pari quasi alla metà dei casi rilevati.

 
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È il Ministro della Salute Livia Turco a presentare la prima campagna di vaccinazione gratuita in Europa:  “Tra i diversi tumori della donna quello causato dal virus HPV è quello contro il quale oggi abbiamo un nuovo e importante strumento di prevenzione primaria: il vaccino.”
 
“Il vaccino si dimostra efficace soprattutto se somministrato in giovane età, prima che si entri in contatto con il virus, che si trasmette generalmente per via sessuale. È per questo che, dopo aver consultato i nostri esperti e esserci confrontati con altre esperienze europee, abbiamo deciso di rivolgere l'offerta vaccinale gratuita a tutte le bambine tra gli undici e i dodici anni di età. Quest'anno saranno chiamate dalle Asl alla vaccinazione attiva, attraverso una lettera di invito, 280.000 bambine italiane nate nel 1997. Il prossimo anno quelle nate nel 1998, etc.”.
 
“Il programma vaccinale prevede la somministrazione di tre iniezioni a tre mesi di distanza l'una dall'altra e garantisce un'ottima copertura, contro le cause principali del tumore del collo dell'utero. Esso rappresenta un importante presidio di prevenzione che si affianca, ma non sostituisce, lo screening periodico, attualmente raccomandato per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Anche perché il vaccino attuale è attivo, contro il 70% dei virus associati al carcinoma uterino: quindi, per il restante 30%, l'unica prevenzione resta il pap-test.”
 
Per le donne non comprese nel programma gratuito, il vaccino è disponibile a pagamento in farmacia, dietro presentazione di prescrizione medica. Secondo quanto dichiarato dal Ministero, è un vaccino sicuro e ben tollerato, anche se non ne è raccomandabile l’uso durante la gravidanza.
 
Entro marzo il vaccino sarà disponibile in 16 regioni: Lombardia, Lazio, Campania, Abruzzo, Basilicata, Valle D'Aosta, Emilia Romagna, Liguria, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Calabria, Veneto e Sardegna. In aprile sarà disponibile in Umbria e a Bolzano, a maggio nella Provincia Autonoma di Trento ed entro giugno in Friuli Venezia Giulia e Marche.

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