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Acquisti a rate con il...trucco

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Poca chiarezza e trasparenza nei tassi praticati negli acquisti a rate. Lo afferma una ricerca sul credito al consumo effettuata da Altroconsumo in 116 negozi a Bari, Bologna, Napoli, Milano, Roma e Torino.
L’inchiesta aveva lo scopo di verificare quali informazioni sulle caratteristiche del prestito (Taeg, durata e importo della rata) fossero fornite al consumatore e sulla loto veridicità.
Sono state analizzate anche le informazioni sui prestiti finalizzati disponibili nel punto vendita e dirette alla clientela, come i messaggi promozionali o, eventualmente, i fogli informativi.

Su 116 punti vendita dell’indagine solo 55 hanno dichiarato il Taeg effettivo sul prestito (Tasso Annuale Globale). Una situazione paradossale, dato che il Taeg è l’indicatore introdotto per legge proprio per far conoscere e valutare al consumatore il reale costo di un finanziamento; è lo strumento che fornisce la piena trasparenza circa l'interesse reale che si verrà a pagare. Il Taeg comprende infatti qualsiasi spesa e costo relativi al finanziamento.
Ben 27 punti vendita non disponevano del Taeg, assente dai cartelloni, né conosciuto dal personale incaricato a far sottoscrivere il prestito. In 34 casi il Taeg dichiarato era inferiore, dunque ingannevole, rispetto a quello reale calcolato dagli esperti di Altroconsumo.
Su segnalazione di diversi consumatori, l’associazione ha preso in esame anche la trasparenza nella tipologia del credito al consumo offerta dal punto vendita.
In alcuni casi, per sottoscrivere l’acquisto a rate, al consumatore viene proposta una carta “dell’esercizio” che invece è una carta revolving.
La carta revolving è una carta di credito, utilizzabile presso tutti i negozi convenzionati, alla quale è associata una linea di credito rotativa (il fido, cioè, si ricostituisce man mano che si fanno rimborsi). Consente di rateizzare i pagamenti, dietro pagamento di un tasso di interesse variabile sul capitale utilizzato e non rimborsato al primo estratto conto.

Secondo i calcoli di Altroconsumo, che ha condotto un test comparativo su 109 carte revolving diffuse oggi in Italia, il Taeg reale di questo tipo di carte, compreso il costo di invio dell’estratto conto relativo, risulta essere mediamente del 19,35%. Un servizio a costi onerosi, dunque.

Questi i consigli che Altroconsumo ha infine rivolto a chi volesse acquistare a rate:
-Conoscere il Taeg (tasso annuo effettivo globale) e non accontentarsi del Tan (Tasso Annuo Nominale), che non comprende alcune voci di spesa esistenti. Il tan, a differenza del taeg, non comprende le spese accessorie che sono poi quelle che fanno lievitare il costo globale del prestito, ad es. le perizie, l'istruttoria, le spese per i bollettini postali, …
-leggere sempre il contratto di finanziamento, chiedendone magari una copia da leggere attentamente a casa prima di sottoscrivere il credito;
-se il tasso che hanno applicato supera la soglia di usura fissata ogni tre mesi dalla Banca d’Italia il tribunale può dichiarare nullo il contratto;
-mai firmare eventuali cambiali che dovessero essere offerte dagli intermediari finanziari;
-per non correre il rischio di sovradebitamento, verificare che le rate complessive da pagare ogni mese non superino come importo il 30% dello stipendio

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