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Patatine alla paprica a rischio?
Un allarme per il colorante azoico Sudan 1, presente in alcuni tipi di patatine alla paprika, viene lanciato dal Dipartimento di Chimica dell'Università della Calabria.
Il “Sudan rosso 1” è una sostanza cancerogena genotossica. L'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato il colorante nella categoria 3 delle sostanze cancerogene.
Il colorante veniva (?) utilizzato in alcuni derivati del peperoncino che provengono dall’India e dal Pakistan. Dal giugno scorso l’Unione europea ne ha vietato la presenza nei prodotti alimentari, qualunque fosse la quantità di colorante aggiunto.
I prodotti ora in commercio dovrebbero essere, quindi, privi del colorante. Studi condotti dai ricercatori del Dipartimento di Chimica, coordinati dal prof. Giovanni Sindona, hanno dimostrato invece che il pericoloso colorante azoico Sudan 1 è presente in patatine alla paprika, di produzione estera, e di “anelli di mais”, di produzione nazionale; alimenti molto utilizzati da giovani e anche da bambini in tenera età.
“Dal 20 giugno 2003, quando l'Unione Europea aveva bandito dal commercio qualunque alimento colorato con tale agente cancerogeno, ad oggi, si è assistito - spiega il comunicato - ad una costante diminuzione della quantità di Sudan, aggiunto a derivati del peperoncino, con l'evidente intento di superare la barriera delle analisi di controllo, ove queste venissero eseguite. La realizzazione, presso l'Università della Calabria, di un metodo che consiste nel rivelare la presenza del colorante in tracce infinitesimali (un grammo di Sudan su mille tonnellate di alimento) permette di smascherare la truffa.”
Il prof. Giovanni Sindona, coordinatore della ricerca, ha dichiarato che a sua conoscenza non esistono, al momento, metodi più efficaci di quello messo a punto dall'Università della Calabria.
Il “Sudan rosso 1” è una sostanza cancerogena genotossica. L'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato il colorante nella categoria 3 delle sostanze cancerogene.
Il colorante veniva (?) utilizzato in alcuni derivati del peperoncino che provengono dall’India e dal Pakistan. Dal giugno scorso l’Unione europea ne ha vietato la presenza nei prodotti alimentari, qualunque fosse la quantità di colorante aggiunto.
I prodotti ora in commercio dovrebbero essere, quindi, privi del colorante. Studi condotti dai ricercatori del Dipartimento di Chimica, coordinati dal prof. Giovanni Sindona, hanno dimostrato invece che il pericoloso colorante azoico Sudan 1 è presente in patatine alla paprika, di produzione estera, e di “anelli di mais”, di produzione nazionale; alimenti molto utilizzati da giovani e anche da bambini in tenera età.
“Dal 20 giugno 2003, quando l'Unione Europea aveva bandito dal commercio qualunque alimento colorato con tale agente cancerogeno, ad oggi, si è assistito - spiega il comunicato - ad una costante diminuzione della quantità di Sudan, aggiunto a derivati del peperoncino, con l'evidente intento di superare la barriera delle analisi di controllo, ove queste venissero eseguite. La realizzazione, presso l'Università della Calabria, di un metodo che consiste nel rivelare la presenza del colorante in tracce infinitesimali (un grammo di Sudan su mille tonnellate di alimento) permette di smascherare la truffa.”
Il prof. Giovanni Sindona, coordinatore della ricerca, ha dichiarato che a sua conoscenza non esistono, al momento, metodi più efficaci di quello messo a punto dall'Università della Calabria.
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