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Obbligatorio indicare sull’etichetta la presenza di OGM
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Sono entrati ieri in vigore i Regolamenti CE 1829/2003 e 1830/2003 relativi alla tracciabilità ed etichettatura degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati e sul controllo della eventuale diffusione di OGM nell’ambiente.
Da domenica su 30.000 prodotti alimentari e su 32 milioni di tonnellate di mangimi venduti nell’Ue dovrà essere chiaramente citata la presenza di organismi geneticamente modificati.
L’entrata in vigore del provvedimento è vista con favore da Coldiretti, “l'obbligo di etichettatura di tutti gli alimenti e dei mangimi contenenti organismi geneticamente modificati (OGM) è un importante risultato per garantire la libertà di scelta delle imprese e dei consumatori europei”, ha affermato Paolo Bedoni, Presidente dell’Associazione.
Una indagine svolta da Coldiretti ha rilevato la preferenza dei consumatori nei confronti di cibi non contenti OGM.
Positive anche le reazioni di Legambiente, che ha tuttavia rilevato alcuni limiti della normativa. “Sebbene la segnalazione ci sarà solo quando la quantità Ogm superiore allo 0,9% per ingrediente, - ha rilevato Francesco Ferrante direttore generale di Legambiente -, 450 milioni di consumatori europei saranno finalmente in grado di scegliere se acquistare o meno prodotti con ingredienti geneticamente modificati. Dunque verrà garantita la tutela della salute non solo dell’uomo ma anche di animali e ambiente, oltre che degli interessi di chi acquista."
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Sono entrati ieri in vigore i Regolamenti CE 1829/2003 e 1830/2003 relativi alla tracciabilità ed etichettatura degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati e sul controllo della eventuale diffusione di OGM nell’ambiente.
Da domenica su 30.000 prodotti alimentari e su 32 milioni di tonnellate di mangimi venduti nell’Ue dovrà essere chiaramente citata la presenza di organismi geneticamente modificati.
L’entrata in vigore del provvedimento è vista con favore da Coldiretti, “l'obbligo di etichettatura di tutti gli alimenti e dei mangimi contenenti organismi geneticamente modificati (OGM) è un importante risultato per garantire la libertà di scelta delle imprese e dei consumatori europei”, ha affermato Paolo Bedoni, Presidente dell’Associazione.
Una indagine svolta da Coldiretti ha rilevato la preferenza dei consumatori nei confronti di cibi non contenti OGM.
Positive anche le reazioni di Legambiente, che ha tuttavia rilevato alcuni limiti della normativa. “Sebbene la segnalazione ci sarà solo quando la quantità Ogm superiore allo 0,9% per ingrediente, - ha rilevato Francesco Ferrante direttore generale di Legambiente -, 450 milioni di consumatori europei saranno finalmente in grado di scegliere se acquistare o meno prodotti con ingredienti geneticamente modificati. Dunque verrà garantita la tutela della salute non solo dell’uomo ma anche di animali e ambiente, oltre che degli interessi di chi acquista."
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