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Mense sicure per i bambini allergici?
Il 10% dei bambini tra gli zero e i cinque anni soffre di allergie, percentuale che si raddoppia nella fascia di età fino a dieci anni. Questo dato purtroppo pare destinato a crescere, considerando che tali patologie si sono triplicate negli ultimi venti anni.
L'allergia può condizionare la vita quotidiana del bambino che ne è affetto; nei casi di allergie alimentari, ad esempio, anche il pasto nella mensa scolastica richiede particolari cautele…
Nel corso del Congresso mondiale sulle allergie svoltosi a Padova, la dott.ssa Podestà, presidente della Food Allergy Italia, ha sottolineato che ''l'allergia alimentare, in particolare verso latte, uova e arachidi, rappresenta in un individuo l'inizio dell'evoluzione verso altre malattie allergiche quali la rinite e l'asma", e' importante, quindi, identificare per tempo i piccoli pazienti.
Per garantire la sicurezza dei bambini con allergie alimentari, Podestà ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra istituzioni scolastiche e sanitarie italiane, allergologi e genitori per preparare gli operatori della scuola a gestire le problematiche e le emergenze generate da questo tipo di patologie.
In tal modo si potrà favorire l'inserimento dei bambini allergici nella comunità scolastica, preservandoli dai gravi rischi cui sono sottoposti in caso di mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie previste per la preparazione, somministrazione e conservazione del cibo nelle mense scolastiche.
A tale proposito ricordiamo che a rendere ''sicuro'' un pasto distribuito nelle mense scolastiche non sono solo la scelta della qualità degli alimenti, la predilezione di ricette non particolarmente elaborate, la presenza di attrezzature opportune per la loro preparazione e la formazione del personale addetto.
''Un'altra faccia della 'sicurezza' – sottolinea un manuale distribuito alle famiglie degli alunni delle scuole di Viareggio - è quella che trascende il concetto di contaminazione microbica del pasto e che riguarda, invece, la contaminazione da sostanze che possono essere fonte di allergia per alcuni soggetti: infatti, oltre alla tabella dietetica 'fisiologica', esiste un nutrito pacchetto di 'diete speciali' per bambini allergici o intolleranti a vari alimenti.
L'introduzione di menu specificamente sicuri per tali soggetti, richiede prima una valutazione delle garanzie che l'impianto può offrire in tal senso e solo successivamente la predisposizione del menù stesso. Mi riferisco in modo particolare al delicato problema dei bambini affetti da 'morbi celiaco' i quali, essendo intolleranti al glutine, hanno assoluta necessità di contare su piatti privi di questa sostanza, preparati su linee controllate e separate dal contesto generale.''
L'allergia può condizionare la vita quotidiana del bambino che ne è affetto; nei casi di allergie alimentari, ad esempio, anche il pasto nella mensa scolastica richiede particolari cautele…
Nel corso del Congresso mondiale sulle allergie svoltosi a Padova, la dott.ssa Podestà, presidente della Food Allergy Italia, ha sottolineato che ''l'allergia alimentare, in particolare verso latte, uova e arachidi, rappresenta in un individuo l'inizio dell'evoluzione verso altre malattie allergiche quali la rinite e l'asma", e' importante, quindi, identificare per tempo i piccoli pazienti.
Per garantire la sicurezza dei bambini con allergie alimentari, Podestà ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra istituzioni scolastiche e sanitarie italiane, allergologi e genitori per preparare gli operatori della scuola a gestire le problematiche e le emergenze generate da questo tipo di patologie.
In tal modo si potrà favorire l'inserimento dei bambini allergici nella comunità scolastica, preservandoli dai gravi rischi cui sono sottoposti in caso di mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie previste per la preparazione, somministrazione e conservazione del cibo nelle mense scolastiche.
A tale proposito ricordiamo che a rendere ''sicuro'' un pasto distribuito nelle mense scolastiche non sono solo la scelta della qualità degli alimenti, la predilezione di ricette non particolarmente elaborate, la presenza di attrezzature opportune per la loro preparazione e la formazione del personale addetto.
''Un'altra faccia della 'sicurezza' – sottolinea un manuale distribuito alle famiglie degli alunni delle scuole di Viareggio - è quella che trascende il concetto di contaminazione microbica del pasto e che riguarda, invece, la contaminazione da sostanze che possono essere fonte di allergia per alcuni soggetti: infatti, oltre alla tabella dietetica 'fisiologica', esiste un nutrito pacchetto di 'diete speciali' per bambini allergici o intolleranti a vari alimenti.
L'introduzione di menu specificamente sicuri per tali soggetti, richiede prima una valutazione delle garanzie che l'impianto può offrire in tal senso e solo successivamente la predisposizione del menù stesso. Mi riferisco in modo particolare al delicato problema dei bambini affetti da 'morbi celiaco' i quali, essendo intolleranti al glutine, hanno assoluta necessità di contare su piatti privi di questa sostanza, preparati su linee controllate e separate dal contesto generale.''
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Rispondi Autore: Serban Ana Maria - likes: 0 | 11/11/2024 (10:17:02) |
Buongiorno, come il bimbo dalla nascita ha una intolleranze alimentaria alla proteina di latte di 60% con la crescita si è abbassata al12% e ha iniziato ha mangiare i cibi che contengono proteine di latte ma infornate e tutti tipi di formaggi stagionati, vorrei capire se e possibile fare un certificato medico per la mensa scolastica come introduzione del latte ? Grazie mille |