Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Rischio radon in Italia, 3.000 casi l'anno di tumore polmonare

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

22/12/2004

Lo afferma un recente studio realizzato dall’ISS e dal Dipartimento di Epidemiologia della ASL RM-E. La dieta può aiutare a prevenire?

Pubblicità



Il 10% circa di tutti i tumori polmonari in Italia, dove la concentrazione media di radon nelle case è di circa 70 Bq/m3 (60 Bq/m3 in Europa), è attribuibile all'esposizione al radon.

La stima è stata fornita dai ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità (coordinati dal dr. Francesco Bochicchio) e dai loro colleghi del Dipartimento di Epidemiologia della ASL RM-E (coordinati dal dr. Francesco Forastiere), che hanno effettuato uno studio nel Lazio, che fa parte del più ampio studio europeo finalizzato alla stima del rischio di tumore polmonare connesso all'esposizione al radon nelle abitazioni.

Il radon è un gas radioattivo diffuso nell'ambiente, ma che si concentra nell'aria dei luoghi chiusi, e quindi anche in casa, dove viene continuamente inalato.
In base alle stime fornite dai ricercatori, si tratta, quindi, di circa 3mila casi ogni anno (da 1000 a 5500 casi all'anno, tenendo conto delle inevitabili incertezze statistiche di questi studi), che si verificano in gran parte tra i fumatori, a causa dell'effetto sinergico tra radon e fumo. Tra l’altro il radon è indicato da organismi internazionali come la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta.

I ricercatori italiani hanno inoltre analizzato l'effetto della dieta "mediterranea", con particolare attenzione agli alimenti contenenti sostante antiossidanti (es. pomodori e carote). I risultati verranno pubblicati all'inizio di gennaio sulla versione on line dell' International Journal of Cancer.
"Il prossimo febbraio, invece" - annuncia Bochicchio, "si svolgerà presso l'ISS un convegno per illustrare in dettaglio i risultati e le implicazioni dello studio europeo, di quello italiano, di quello nord-americano e di quello cinese, mentre è appena iniziata l'analisi collaborativa "mondiale", che includerà i dati di tutti questi studi.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!