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Una check list per verificare l’attuazione dei modelli organizzativi
Milano, 12 Ago – Per facilitare l’applicazione nelle aziende di modelli organizzativi e di gestione della sicurezza, sono presenti in rete e sul nostro sito diversi strumenti: linee guida, interventi in seminari e convegni, sentenze della Corte di Cassazione, approfondimenti sull’esonero dalla responsabilità amministrativa, ... Un documento, elaborato su richiesta della Commissione Nazionale dei Comitati Paritetici Territoriali (CNCPT), contiene inoltre alcune utili check list di controllo.
Stiamo parlando della prassi di riferimento UNI/PdR 2:2013 elaborata dall’ Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) e raccolta nel documento “ Indirizzi operativi per l’asseverazione nel settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile”. Questa prassi non è una norma tecnica, ma introduce prescrizioni tecniche per un tempo limitato, non superiore a 5 anni. Entro i cinque anni le prescrizioni possono essere trasformate in un documento normativo (UNI, UNI/TS, UNI/TR) o ritirate.
PuntoSicuro si è più volte soffermato su questo documento, con riferimento al processo di asseverazione, il processo con il quale un organismo paritetico dichiara di aver esaminato la corretta adozione e l’efficace attuazione da parte dell’impresa richiedente di un modello di organizzazione e gestione della sicurezza conforme ai requisiti dell'art. 30 del Decreto legislativo 81/2008.
Nella prassi di riferimento è presente anche un esempio di check-list di controllo operativo per l'applicazione di un modello organizzativo di gestione della sicurezza, una lista di controllo nata per facilitare la verifica dell’attuazione del modello organizzativo da parte del GDV (gruppo di verifica) nel processo di asseverazione.
In relazione al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici, la lista serve a controllare se:
- “quando viene consegnata o ritirata una macchina, impianto, attrezzatura o strumento viene eseguita una verifica dello stato di conformità”;
- “sono gestite le registrazioni dei controlli di legge per mezzi ed attrezzature” (ad esempio gru, funi e catene, scale portatili, apparecchi di sollevamento);
- “prima di utilizzare una attrezzatura viene valutato l'impatto sulla salute e sicurezza del lavoratore” (ad esempio rumore e vibrazioni);
- “i prodotti che presentano un rischio chimico, sono utilizzati in conformità alle schede di sicurezza”;
- “vengono adottate idonee misure di tutela dei rischi biologici” (ad esempio tetano, presenza di insetti, parassiti, ...)”.
Riguardo poi all’attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti, “viene verificata la corretta applicazione in cantiere delle misure di prevenzione e protezione contenute nel piano operativo di sicurezza o nel piano di sicurezza sostitutivo”?
Inoltre:
- “sono a disposizione dei lavoratori i DPI necessari per svolgere le attività in sicurezza?
- i lavoratori utilizzano correttamente i DPI messi a loro disposizione”?
La check list permette anche di controllare le attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
A questo proposito è bene verificare se:
- “sono state previste idonee misure in caso di emergenza”;
- “sono presenti le attrezzature di primo soccorso”;
- “sono presenti le attrezzature antincendio”;
- “in occasione di ogni appalto vengono verificati i requisiti tecnico professionali di chi svolgerà l'appalto”;
- “sono correttamente gestite le documentazioni necessarie alla gestione in sicurezza dell'appalto” (PSC, POS, ecc);
- sono presenti le registrazioni relative alle riunioni periodiche di sicurezza”;
- sono presenti le registrazioni relative alla consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”.
Altri elementi da controllare riguardano:
- l’attività di sorveglianza sanitaria: “nell’affidare i compiti ai lavoratori, vengono rispettate eventuali prescrizioni o limitazioni contenute nel giudizio di idoneità”?
- l’attività di informazione e formazione dei lavoratori: “i lavoratori presenti in cantiere sono informati/formati e addestrati conformemente alla mansione che svolgono”?
- l’attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori: “sono stati affidati gli incarichi alle figure responsabili della sicurezza e stabilite le regole per espletare l’attività di vigilanza”? Ed è documentata l’attività di vigilanza”?
Riguardo invece alle periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate, la lista di controllo permette di verificare se:
- “vengono riesaminate e revisionate le procedure in particolare dopo che si è verificata un’emergenza”;
- “vengono riesaminate e revisionate le procedure in particolare dopo che si è verificato un mancato incidente”;
- “vengono effettuati degli audit interni relativamente all’applicazione e all’efficacia delle procedure”;
- “vengono raccolti ed adeguatamente trattati i verbali delle verifiche periodiche effettuate dagli organi di controllo (ASL, DPL, Medico Competente, CPT, ecc.)”;
- “il sistema disciplinare è stato applicato nei casi in cui è stato rilevato il mancato rispetto delle misure previste dal modello”.
La lista si conclude indicando che per ulteriori verifiche devono essere predisposte domande direttamente dal GDV sulla base delle caratteristiche del modello di organizzazione e di gestione della sicurezza adottato dall'impresa richiedente l’asseverazione.
Concludiamo ricordando che una seconda lista di controllo, presente nella prassi di riferimento, riguarda invece l’elenco dei documenti “obbligatori di legge”.
L’elenco riporta i vari documenti obbligatori correlati a:
- valutazione dei rischi;
- nomine delle figure di sistema;
- documentazione sorveglianza sanitaria;
- formazione;
- documentazione generale;
- documentazione apparecchi di sollevamento materiali e persone;
- documentazione altre macchine/attrezzature;
- documentazione DPI;
- documentazione impianto elettrico e di messa a terra e di protezione contro le
scariche atmosferiche;
- documentazione ponteggi fissi e altre opere provvisionali”.
RTM
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