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Nessuna telecamera e personale insufficiente
Il museo degli Eremitani di Padova, dove sono esposte le tele del Tiziano, del Bellini e di un allievo della sua scuola colpite dal gesto di un vandalo, e' purtroppo sprovvisto di un impianto di videosorveglianza delle sale in grado di prevenire atti di quel genere; la polemica inoltre sull'insufficienza delle misure di sicurezza coinvolge il personale alle dipendenze del museo poiche' numericamente ridotto.
In seguito alle indagini effettuate dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico di Venezia, si e' giunti alla conclusione che il vandalo sia da ricercare tra i piu' di settecento visitatori che hanno affollato le sale del museo nella giornata di giovedi', quasi sicuramente tra le scolaresche condotte alla visita e non adeguatamente controllate.
Le analisi condotte dal Soprintendente ai Beni artistici del Veneto sulle tele rovinate hanno comunque ridimensionato l'entita' del danno subito dai dipinti: graffiati forse con una matita o una penna, potranno tornare alla sala d'esposizione dopo un restauro di qualche ora.
In seguito alle indagini effettuate dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico di Venezia, si e' giunti alla conclusione che il vandalo sia da ricercare tra i piu' di settecento visitatori che hanno affollato le sale del museo nella giornata di giovedi', quasi sicuramente tra le scolaresche condotte alla visita e non adeguatamente controllate.
Le analisi condotte dal Soprintendente ai Beni artistici del Veneto sulle tele rovinate hanno comunque ridimensionato l'entita' del danno subito dai dipinti: graffiati forse con una matita o una penna, potranno tornare alla sala d'esposizione dopo un restauro di qualche ora.