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Un aiuto nella protezione delle infrastrutture critiche

Un aiuto nella protezione delle infrastrutture critiche
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

24/10/2022

Il comitato tecnico CEN/TC 439 sta lavorando intensamente alla messa punto di norme, che aiuteranno i manager della security nella messa a punto di un piano di protezione di infrastrutture critiche. Ecco la situazione delle varie norme disponibili.

 

Nel luglio del 2015 il comitato tecnico CEN / TC 439-private security service, ha deciso di creare un gruppo di lavoro così denominato: WG1: “protezione delle infrastrutture critiche”.

 

A questo gruppo di lavoro sono state attribuite diverse mansioni come ad esempio:

  • una mappatura delle varie definizioni e categorie delle cosiddette infrastrutture critiche, in Europa,
  • una mappatura delle esistenti normative e legislazioni applicabili alle infrastrutture critiche,
  • l’identificazione di eventuali necessità di sviluppo di norme specifiche,
  • in caso di risposta positiva, avanzare raccomandazioni al comitato tecnico per definire delle priorità, indicando i possibili titoli e obiettivi di norme specifiche.

 

Questa decisione fu presa all’unanimità del comitato tecnico. Su questa base il gruppo di lavoro, di cui chi scrive fa’ parte, ha cominciato a lavorare intensamente, mettendo a punto alcune norme, che vengono brevemente illustrati di seguito.


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La progettazione delle sale di controllo: la serie ISO 11064 ed altre norme - eBook in pdf
Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti.

 

EN 17483-1: 2021 Private security services - Protection of critical infrastructure - Part 1: General requirements

L’importanza di questa norma sta nel fatto che essa pone le fondamenta per sviluppare tutta una serie di altre normative, dedicate ad attività protettive specifiche, per specifiche infrastrutture critiche. 

In particolare, questa norma illustra i requisiti principali per la fornitura di servizi privati di sicurezza, offrendo a committenti pubblici e privati dei criteri di qualità, che possono essere inseriti in un capitolato di fornitura e possono portare alla selezione di un fornitore di elevato livello.

La norma inoltre offre chiare ed analitiche specifiche dei requisiti che sono richiesti agli offerenti, migliorando certamente la qualità dell’offerta e della prestazione.

 

prEN 17483-2: 2021 Private security services - Protection of Critical Infrastructure - Part 2: Airport and aviation security services

Come accennato in precedenza, il gruppo di lavoro WG1 è successivamente passato a sviluppare norme per settori specifici, di cui questa è un esempio. Questo documento è quindi la seconda parte di una serie normative, che riguardano la fornitura di servizi di sicurezza privata di infrastrutture critiche.

  Poiché è evidente che la fornitura di un servizio di sicurezza deve sempre presentare un giusto equilibrio tra costo e qualità del servizio, questa norma è importante, perché indica i requisiti minimi che devono essere soddisfatti dall’offerente, per poter garantire un’accettabile qualità del servizio.

La norma specifica i requisiti di servizio per l’organizzazione, la gestione del personale e i processi, da utilizzare nella gestione di un servizio di sicurezza applicabile nel contesto particolarmente critico, presentato dai servizi aeroportuali e di aviazione.

 

EN 17483-3:2022- Private security services - Protection of Critical Infrastructure - Part 3: Maritime and port security services.

Questa norma segue le stesse linee illustrate al punto precedente, e rappresenta un riferimento fondamentale per un security manager, che deve progettare sistemi di sicurezza in ambito marittimo, e per un committente di servizi privati di sicurezza, che desidera ottimizzare il rapporto tra la qualità del servizio offerto e il costo del servizio stesso. L’articolazione della norma è simile a quella precedente, ovviamente tenendo conto del differente contesto in cui le regole devono essere attuate.

 

Il security manager, che deve sviluppare capitolati tecnici per la fornitura di questi servizi, deve tener conto di queste norme, che corrispondono alla regola d’arte, ma deve evidentemente tenere conto di eventuali altre specifiche disposizioni legislative, emesse nel paese in cui si trova la infrastruttura critica da proteggere. Non per nulla, le norme fanno sempre presente che esse hanno certamente un elevato valore tecnico, ma non possono superare disposizioni legislative in vigore, nel paese di applicazione.

 

Adalberto Biasiotti





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