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Storia della condanna di un ladro di opere d’arte

Storia della condanna di un ladro di opere d’arte
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

14/11/2022

Purtroppo sono più numerose le notizie afferenti ad opere d’arte rubate, di cui nulla più e di malviventi, non identificati, rispetto a situazioni più rispettose della legalità. Ecco perché merita di essere raccontata questa storia vera.

Una corte d’appello olandese ha condannato XX, 59 anni, alla massima pena prevista dalla legge, vale a dire otto anni, per aver rubato due quadri di rilevanza mondiale, rispettivamente dipinti da Van Gogh e da Frans Hals. I quadri, del valore di milioni di euro, sono stati rubati dal museo di Laren e di Leerdam nel 2020. Purtroppo le opere d’arte ancora non sono state recuperate.

Ecco la storia di questo furto.

 

Il 30 marzo 2020 il dipinto di Van Gogh è stato rubato dal museo di Singer, a Laren. Cinque mesi dopo, il 26 agosto, un’opera di Frans Hals è stata sottratta dal museo di Leerdam. I quadri erano esposti al pubblico e facevano parte della collezione principale dei due musei, anche se la proprietà del quadro di Van Gogh era del museo di Groningen.

 

Secondo la sentenza, le evidenze offerte dalla pubblica accusa sono state oltremodo cogenti. La corte ha rilevato che sono state trovate delle tracce di DNA, che corrispondevano a quelle del sospetto, nelle vicinanze della posizione, dove il quadro era fissato al muro.


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Inoltre, parti della cornice, rintracciate successivamente, contenevano le stesse tracce di DNA del sospetto.

 

Un altro elemento che ha indotto il tribunale ad emettere la sentenza di condanna deriva dal fatto che vi erano delle straordinarie similarità negli attacchi condotti nei due contesti museali. In particolare, in entrambi i casi i quadri sottratti rappresentavano il pezzo più prezioso esposto, nel contesto di musei di modeste dimensioni.

 

La corte è convinta che il ladro abbia operato insieme ad un altro complice, non identificato.

 

Gli avvocati della difesa hanno fatto appello contro la sentenza massima di otto anni ma, in fase di appello, la corte ha confermato la gravità del reato e soprattutto il fatto che questo reato aveva turbato in maniera profonda il mondo della cultura.

 

Ciò non toglie che, grazie ad un modesto intervento correttivo, in sede di appello la sentenza sia stata ridotta di 50 giorni!

 

Il soggetto condannato ha una lunghissima storia criminale, che comincia con il furto in un museo di Goulda nel 2015. Il condannato ha sempre affermato la sua completa innocenza.

 

Questa condanna fa sì che egli debba anche coprire i danni, in natura civile, fissati in 8, 7 milioni di euro per il quadro di Frans Hals.

 

Già che c’era, la corte ha anche condannato questo soggetto per il possesso illegale di armi da fuoco e munizioni, oltre a 10.000 pillole di droghe di vario tipo.

 

Se proprio non è stata fatta del tutto giustizia, ci siamo però andati vicino ed ora tutti gli specialisti sono alla ricerca delle opere non ancora ritrovate.

 

Adalberto Biasiotti




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