Piano di gestione dei rischi associati all’attività terroristica
In questo periodo il livello di allerta per possibili attentati terroristici è decisamente accresciuto. I responsabili del patrimonio culturale, sia museale, sia archeologico, debbono provvedere ad aggiornare i piani di gestione dei rischi, associati all’attività terroristica.
Il documento di analisi del rischio delle istituzioni culturali deve includere la classificazione e la messa sotto controllo dei rischi, legati ad attività terroristiche.
Alla luce di 40 anni di esperienza, nella tutela dei beni culturali, patrimonio Unesco, offriamo di seguito una sintetica rassegna di tali rischi e delle più immediate modalità di messa sotto controllo.
Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti. |
Gestione di un oggetto abbandonato e sospetto
Il rischio è da classificare come elevato, soprattutto per inserimenti all’aperto. Le misure di messa sotto controllo prevedono la proibizione di introdurre borse e valige, all’interno dell’insediamento, mettendo a disposizione dei visitatori appropriati contenitori sicuri. In parallelo, occorre addestrare gli addetti alla sicurezza sui modelli di comportamento da adottare, ed in particolare le modalità di creazione di una zona di sicurezza attorno all’oggetto sospetto, senza creare panico nei visitatori.
Gestione sicura della corrispondenza
È fondamentale la preparazione del personale addetto alla gestione della corrispondenza, nonché la creazione di una area sicura ove gestire la corrispondenza. La disponibilità di dispositivi radiogeni, che consentono un esame approfondito della corrispondenza sospetta, rappresenta un aiuto prezioso, anche se il costo è piuttosto elevato, dell’ordine di 20.000 euro
Gestione di una telefonata terroristica
Anche in questo caso, è fondamentale la preparazione del personale, che può ricevere una tale telefonata. Un modulo descrittivo degli elementi chiave della telefonata deve esser sempre ed immediatamente a disposizione del personale. Toccherà poi al responsabile della security assumere le appropriate decisioni, di concerto con gli altri soggetti, dirigenti dell’istituzione.
Gestione di un active shooter
Si tratta di uno scenario già diffuso all’estero, ma ancora poco cosciuto (per fortuna!) in Italia. Lo UNDSS- United Nations Department of Safety and Security ha da tempo reso obbligatoria la partecipazione periodica ad uno specifico corso di formazione, per tutti i dipendenti e collaboratori delle Nazioni Unite.
Gestione di un attacco con auto bomba
Si tratta di uno scenario che è applicabile solo in contesti assai specifici e che richiede una valutazione fortemente personalizzata.
Ovviamente, per tutti questi scenari occorre predisporre procedure di evacuazione, che presentano significative differenze rispetto alle procedure di evacuazione per allarme incendio.
Adalberto Biasiotti
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.
Pubblica un commento
Rispondi Autore: Barilaro Claudio - likes: 0 | 19/10/2023 (17:35:42) |
Tema indubbiamente interessante e degno di approfondimento, soprattutto per quei contesti che normativamente vengono definiti sensibili. Le tecniche di security asservite alla safety. |