I problemi delle bodycam

I problemi delle bodycam

La crescente diffusione delle body cam pone alcuni problemi, a cui negli Stati Uniti e nel Regno Unito è stata già data risposta.

Come noto, oggi sempre più spesso le forze dell’ordine indossano delle telecamere, di piccole dimensioni e molto robuste, che vengono chiamate con l’espressione “ body cam”, vale a dire telecamere indossate. Nei mezzi di comunicazione di massa e nei cittadini sono nate alcune perplessità, che meritano risposte.

Cominciamo a definire questi dispositivi. Queste telecamere sono piccoli dispositivi che registrano le interazioni tra le forze dell’ordine e il pubblico. Vengono effettuate registrazioni audio e video, che possono essere usate successivamente per dimostrare la trasparenza dell’azione delle forze dell’ordine, oppure mettere in evidenza comportamenti anomali. Nell’esperienza di tutte le forze dell’ordine, che hanno già adottato questi dispositivi, già da tempo negli Stati Uniti, e da qualche tempo in Italia, le valutazioni sull’uso di queste telecamere sono decisamente positive.

Vediamo adesso come funzionano queste telecamere. La tecnologia consiste in una telecamera, che è normalmente fissato sulla uniforme del tutore dell’ordine, o in qualche altro caso fissata sugli occhiali da sole o addirittura sull’elmetto. Le telecamere inquadrano l’area antistante le forze dell’ordine. Una raccomandazione, fatta dagli esperti, è di studiare attentamente la posizione in cui installare la telecamera, in funzione dell’uniforme che viene utilizzata. L’uniforme, infatti, può variare dall’estate all’inverno e può essere necessario utilizzare degli accessori particolari per essere certi che la telecamera sia posizionata in modo corretto, sia fissata in modo robusto e non sia facilmente danneggiabile durante possibili conflitti.

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La telecamera può archiviare le immagini audio e video, ma ha anche la possibilità di trasmettere in tempo reale le immagini ad una postazione di comando e controllo, in modo che un possibile successivo danneggiamento della telecamera non impedisca l’accesso a immagini registrate in precedenza.

Per ragioni intuitive, il collegamento deve essere cifrato, in modo che le immagini non possano essere intercettate da terzi. Ciò non toglie che in un documento del 2015 gli esperti degli Stati Uniti hanno messo in guardia circa il fatto che telecamere troppo sofisticate potrebbero poi presentare difetti di funzionamento e venire meno alla funzione, per cui tali telecamere sono state installate ed utilizzate. Ecco il motivo per cui la scelta sulla telecamera da usare e la posizione di installazione devono essere affidate ad esperti del settore e non si raccomanda di fare affidamento solo sulle indicazioni del fornitore.

Vediamo ora quale è la differenza fra le telecamere indossate e le telecamere che possono essere fissate sugli automezzi delle forze dell’ordine o addirittura le telecamere che appartengono all’impianto di video registrazione, gestito dalla polizia locale.

Tanto per cominciare, raramente altri tipi di telecamere sono dotati anche di registrazione audio, mentre l’esperienza ha dimostrato che la registrazione audio può aiutare a meglio ricostruire gli eventi, catturati dalle immagini video.

Non dimentichiamo poi la grandissima differenza che vi è tra le immagini catturate da telecamere fisse, magari fissate su automezzi o su edifici pubblici, e le immagini catturate da una telecamera, indossata dalle forze dell’ordine, che cattura in tempo reale situazioni, difficilmente visibili con altri tipi di telecamere.

Al proposito, mi permetto di raccomandare ai lettori di leggere con attenzione questo documento, che offre specifiche raccomandazioni, nate da esperienze fatte, sia positive, sia negative: Implementing a Body-Worn Camera Program Recommendations and Lessons Learned  (pdf)

Circa la diffusione di queste telecamere, ad oggi non sembra siano disponibili documenti aggiornati su quante e quali forze di polizia abbiano adottato queste telecamere.

In Italia vi sono forze dell’ordine vere e proprie, polizie locali, ed altri corpi, anche di vigilanza privata, che con opportune prudenze e cautele hanno istallato questi dispositivi.

Una cosa è certa: sono sempre di più i soggetti che ritengono che questi dispositivi possano essere estremamente utili nello svolgimento di attività a tutela dell’ordine pubblico.

Un altro dubbio che agita coloro che devono prendere decisioni in merito alla possibile installazione di queste telecamere riguarda il timore che esse possano essere di intralcio nello svolgimento della normale attività di polizia, indipendentemente dalla situazione di tutela dell’ordine pubblico.

Anche in questo caso, nel Regno Unito hanno effettuato numerose ricerche su questo argomento, e le interviste con le forze dell’ordine, che hanno già utilizzato da tempo queste telecamere, sono concordi, tuttavia, nel dare valutazioni complessivamente positive su questi dispositivi.

Mi rendo conto che vi sono molti altri quesiti che i lettori potrebbero porre, ed ecco la ragione per la quale metto a disposizione l’intero documento, sviluppato dagli esperti del settore, composto di 48 pagine, che dà risposta a molti dei dubbi che ancora oggi sono presenti sia nei cittadini, sia nei mezzi di comunicazione di massa, sia delle forze dell’ordine.

Scarica il documento (pdf)

Adalberto Biasiotti

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