Due nuove tipologie di telecamere che il security manager deve conoscere
Dovremo ringraziare il mondo dell’automobile intelligente, perché oggi sono disponibili, anche per il mondo della security, delle telecamere che hanno delle caratteristiche assolutamente speciali. Si tratta di telecamere che hanno un livello di trasparenza dell’ordine del 92% e che vengono utilizzate sulle autovetture, applicate sul parabrezza, in modo da inquadrare in continuazione il volto del guidatore e mettere in evidenza possibili comportamenti anomali, come ad esempio un troppo frequente battito delle palpebre, oppure addirittura le palpebre chiuse, che possono indicare un imminente rischio di perdita di controllo del veicolo.
Alla base della tecnologia di queste telecamere trasparenti è una funzione ottica olografica, presente su un film foto sensitivo assai sottile. Questo film può sviluppare quattro differenti funzioni,
- una funzione di visualizzazione,
- una funzione di illuminazione,
- una funzione di filtro ed
- una funzione di ripresa televisiva.
Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti. |
Il fatto di poter utilizzare una telecamera, applicata su una superficie trasparente, allarga di molto il campo di applicazione delle stesse e le rende ben difficilmente individuabili da parte di un eventuale criminale attaccante.
Un aspetto attraente di questa tecnologia è legato al fatto che, poiché essa è nata per l’utilizzo in ambito automobilistico, essa è nata per volumi di produzione elevati, tipici appunto del settore automobilistico o del settore dei telefoni cellulari. Il fatto di poter produrre queste telecamere in grandi quantità contribuisce evidentemente a diminuirne il costo e recentemente alcune aziende specializzate sono riuscite a raggiungere livelli di prezzo oltremodo attraenti.
Alla base della produzione di queste nuove telecamere trasparenti vi sono apparati laser di prestazioni avanzate.
Una altra categoria di telecamere, che ha già trovato qualche applicazione nel controllo della sicurezza degli accessi ad insediamenti critici, si basa su un sensore, in grado di catturare le radiazioni, alla frequenza di terahertz, che vengono generate dal corpo umano. La telecamera cattura le radiazioni prodotte dal corpo umano, senza eccessivi dettagli, eliminando quindi i problemi legati a possibili invasioni della privacy, che hanno reso difficile l’utilizzo di altre telecamere, già disponibili e funzionanti però su principi diversi.
Qualora sul corpo umano sia presente un ostacolo, come potrebbe essere un ordigno esplosivo, un’arma, un coltello e simili, la radiazione del corpo umano viene schermata e viene messa in evidenza la sagoma dell’ostacolo. Utilizzando queste telecamere nei controlli accesso ad insediamenti ad alto rischio, è possibile accelerare in maniera significativa il controllo degli spettatori o dei visitatori.
Ad esempio, nel recente show internazionale aeronautico di Farnborough, nel Regno Unito, i canali di controllo dei visitatori funzionavano al ritmo di 400 persone per 10 minuti, equivalenti a 2400 persone all’ora. Lo spettatore non deve fermarsi, ma può attraversare tranquillamente il varco protetto, in quanto le telecamere catturano un’immagine più che soddisfacente, anche se l’oggetto ripreso, vale dire il corpo del visitatore, è in movimento.
Ecco 2 nuovi preziosi strumenti, che arricchiscono l’arsenale a disposizione del security manager, il cui compito è quello di fronteggiare e mettere sotto controllo pericolose attività criminose.
Adalberto Biasiotti