Anche l’Europa si muove in tema di legislazione sui droni
È bene però far presente che un corretto inquadramento dell’utilizzo dei droni deve prendere in esame non sono gli aspetti afferenti alla protezione dei dati personali, ma anche gli aspetti operativi ed ai rischi potenziali per altre attività coinvolte, come ad esempio il fatto che i droni possano interferire con le attività dell’aviazione civile.
Sul fatto che i droni possano portare dei benefici significativi all’economia di un paese, pochi dubitano, ma ormai sono numerose le segnalazioni di utilizzi inappropriati di questi strumenti.
Ad esempio, l’utilizzo dei droni per contrabbandare sostanze proibite all’interno delle prigioni sembra ormai assai diffuso, insieme alla consegna abusiva di telefoni cellulari.
Una indagine condotta in Inghilterra ha dimostrato come i piloti dei droni spesso non abbiano la più pallida idea di quali possano essere i rischi legati all’utilizzo non corretto di questi strumenti e neppure abbiano un elementare conoscenza delle regole del volo, ammesso che esistano.
Ecco perché la autorità per l’aviazione civile britannica ha pubblicato un codice per l’utilizzo dei droni, che è anche disponibile come app. A questo punto, il pilota ha a disposizione tutti gli strumenti per sapere quando è poco sicuro, o illecito, l’utilizzo di un drone.
L’attenzione del legislatore si è anche concentrata sulle tecnologie di protezione dai droni, ad esempio per proteggere le infrastrutture critiche nazionali e grandi assembramenti di folla.
Alcuni specialisti, per insediamenti di limitate dimensioni, suggeriscono di creare delle reti che possano coprire tutta l’area a rischio, come ad esempio un trasformatore che alimenta una infrastruttura critica o altri contesti similari.
Il vero problema consiste nel trovare un sistema per bloccare i droni, ma che non porti alla caduta del drone su un’area a rischio. Ecco perché bisognerebbe trovare strumenti che possano allontanare il drone e non farlo precipitare, magari in zone proibite.
Tutti questi aspetti sono analizzati nel documento di 97 pagine che è stato elaborato dal governo britannico e che viene proposto a tutti i soggetti interessati, che potranno rispondere con proprie osservazioni fino al 17 settembre.
Successivamente verrà pubblicata una bozza di normativa.
La nostra autorità Garante nazionale tiene sotto controllo questi sviluppi, per poter avere disposizione validi strumenti per una futura legislazione nazionale, congrua e coerente con altre legislazioni europee.
Documento di valutazione emesso dal Dipartimento dei trasporti del regno unito
Documento di valutazione emesso dalla European avvilisce security agency.
Adalberto Biasiotti
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