Alcune considerazioni sulla resilienza della rete elettrica
Le esperienze, che si stanno vivendo adesso in Italia, non sono affatto univoche: negli Stati Uniti, ad esempio, si sono registrate situazioni non dissimili da quelle in Italia, anche se per cause completamente diversi, come ad esempio numerose situazioni meteorologiche estreme, come tornado, che hanno colpito delle aree degli Stati Uniti.
È ormai un fatto acclarato che l’aumento delle temperature ambiente comporta un aumento dell’assorbimento di energia elettrica da parte dei cittadini, in percentuale maggiore, e delle imprese.
Se questa situazione si abbina una iniziale riduzione della produzione di energia elettrica, soprattutto quella di origine idroelettrica, i gestori della rete devono essere pronti ad affrontare situazioni critiche, che devono essere inquadrate in una appropriata analisi di rischio e nella messa a punto di misure di messa sotto controllo.
Ecco la ragione per cui il General Accounting Office, negli Stati Uniti, ha deplorato il fatto che il Dipartimento dell’energia, che ha la responsabilità finale nella gestione della rete, non ha a disposizione personale sufficientemente qualificato e non utilizza strumenti oggettivi di valutazione del rischio e di messa sotto controllo.
Quando inoltre si presentano interruzioni della rete di distribuzione, causati da eventi meteorologici estremi, diventa indispensabile avere a disposizione delle squadre di pronto intervento, associate, se del caso, ad unità della protezione civile, per intervenire rapidamente, con efficienti ed efficaci strumenti di ricostruzione, in un qualunque area del paese.
La creazione di una squadra di risposta a incidenti catastrofici rappresenta una brillante risposta, che potrebbe certamente essere riprodotta anche in Italia.
Il rapporto del GAO ha inoltre messo in evidenza un aspetto, che i nostri autori latini avevano evidenziato già da un paio di millenni, condensato dall’espressione “oportet ut scandala eveniant”.
Ciò significa che eventi estremi verificatisi in passato possono rappresentare utili lezioni per mettere a punto tempestivamente strumenti di mitigazione e ripristino della rete, accrescendo quindi la resilienza della rete stessa.
Operando sul fronte dei cittadini, il messaggio che si può dare è quello di essere preparati a possibili improvvise interruzioni di energia elettrica, senza preavviso, apprestando all’interno della propria abitazione delle riserve appropriate di cibi ed altri beni di prima necessità.
Non per nulla, una manuale distribuito in Svizzera raccomanda che, tra gli apprestamenti di prima difesa, vengano anche inseriti dei ventagli!
Adalberto Biasiotti
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.
Pubblica un commento
Rispondi Autore: Eugenio Roncelli - likes: 0 | 28/09/2022 (07:36:26) |
Mi ripeto, ma la situazione della produzione/distribuzione elettrica negli USA è totalmente diversa da quella europea. Sono certamente validi i principi, ma non le conclusioni. E se in Svizzera si raccomandano i ventagli, allora siamo messi molto male, come strategie !!!! |
Rispondi Autore: Gianni - likes: 0 | 28/09/2022 (08:46:37) |
Caspita, alla fine di tutto dobbiamo avere i ventagli? Allora sdoganiamo "Scaldiamoci con una corsetta" oppure "30 flessioni ogni ora e avrai più caldo che in vacanza". Siamo nelle curve a causa di una guerra tra 2 superpotenze, e l'italia è il classico "utile idiota" a servizio di una di queste superpotenze. E chi ne paga le conseguenze sono i cittadini e le imprese. |