A che punto sono le armi ad energia diretta
Il Dipartimento della Difesa (DOD) sta attualmente sviluppando armi ad energia diretta con l'obiettivo di sconfiggere una serie di minacce, inclusi droni e missili. Tuttavia, l’organo di controllo-GAO- ha scoperto che, anche se il DOD fa progressi nello sviluppo di queste capacità, i suoi sforzi per passare dai prototipi ai programmi di acquisizione devono affrontare delle sfide non minori. I DOD ed i dipartimenti militari hanno in corso molti studi per sviluppare armi ad energia diretta.
Ad esempio, il DOD e i dipartimenti militari hanno sviluppato più dimostratori e prototipi di sistemi di armi laser, che sono stati utilizzati in dimostrazioni di fuoco, dal vivo, per abbattere con successo i droni. DOD e dipartimenti militari stanno anche sviluppando armi laser più potenti, per contrastare minacce più temibili.
Inoltre, i dipartimenti hanno sviluppato una gamma di armi a microonde ad alta potenza per l’ingaggio di missili o bloccare attacchi di sciami di droni contro una base militare.
Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti. |
Per i prototipi, che un dipartimento militare ritiene meritevoli di transitare in un programma di acquisizione nuovo o esistente, si deve identificare un partner di transizione, in grado di supportare l'ulteriore sviluppo della nuova tecnologia. Per supportare la transizione, l'esercito ha sviluppato un piano dettagliato che descrive i programmi e i ruoli delle parti interessate, onde costruire attività di supporto sull'uso di armi a energia diretta e documenti sulle capacità iniziali.
Tuttavia, mentre la Marina ha messo in campo diversi prototipi di armi a energia diretta e ha identificato un potenziale partner di transizione, gli accordi di transizione non sono ancora completi. L'Air Force non ha costantemente dato priorità alla individuazione di partner di transizione, il che rende la pianificazione della transizione futura ancora più impegnativa.
Senza queste fasi di pianificazione della transizione, la Marina e l'Aeronautica rischiano di sviluppare armi ad energia diretta, che potrebbero essere disallineate rispetto alle esigenze operative.
Ad oggi, il DOD spende circa 1 miliardo di dollari all'anno nello sviluppo di armi ad energia diretta (energia elettromagnetica concentrata), inclusi laser ad alta energia e microonde ad alta potenza. Esse un loro revisore dei possono avere effetti distruttivi o dirompenti, anche su bersagli che si muovono alla velocità della luce e presentano vantaggi potenzialmente significativi, rispetto alle armi cinetiche, come i missili, nonché un costo inferiore.
Adalberto Biasiotti
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