Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Un seminario AIFOS traccia i contorni essenziali del rischio stress
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Lo stress è entrato a pieno titolo tra i fattori di rischio dell’attività lavorativa e la sua comparsa sulla scena ha già creato un fervore di iniziative, di interpretazioni, di attività, spesso scoordinate, e di tentativi di esclusività professionale. Tutti fenomeni, questi, che vanno riportati all’interno di una riflessione che collochi la valutazione dello stress da lavoro correlato nella giusta dimensione, identificando le figure che se ne possono e debbono occupare, i metodi di indagine e le metodologie più adatte per riportare l’attività lavorativa nell’ambito della normalità non stressante.
È con l’intento di avviare una riflessione che porti ordine in questo settore nascente dell’attività professionale, di vigilanza e di formazione nel campo della sicurezza sul lavoro, che Aifos, il 13 e 14 febbraio, a Brescia, nella sede associativa di via Branze, terrà un corso-seminario dal titolo: “Rischi psico-sociali e stress da lavoro correlato”.
Lo stress è entrato nel novero degli elementi di rischio relativi all’attività lavorativa con la nuova normativa italiana, entrata in vigore dal 1° gennaio 2009, che contiene una disposizione con la quale si introduce l’obbligo di valutare il rischio stress lavoro-correlato.
L’articolo 28, comma 1. Del D. Lgs. n. 81/2008, stabilisce che la valutazione del rischio stress lavoro-correlato deve essere svolta “secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004 (…)”, recepito dall’Accordo Interconfederale 9 giugno 2008.
L’art. 3 dell’Accordo interconfederale definisce lo stress da lavoro correlato come “una condizione, accompagnata da sofferenze o disfunzioni fisiche, psichiche, psicologiche o sociali, che scaturisce dalla sensazione individuale di non essere in grado di rispondere alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative”(…) non è una malattia, ma una situazione prolungata di tensione che può ridurre l’efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute”:
Non rientrano, pertanto, nella nozione di stress lavoro-correlato, le violenze, le molestie, lo stress post traumatico e, tantomeno, lo stress determinato da personali condizioni sociali e familiari.
Tra i segnali che possono denotare la presenza del problema, anche secondo l’Accordo interconfederale (art. 4, comma 1), possono rientrare:
• alto tasso di assenteismo;
• elevata rotazione del personale;
• frequenti conflitti interpersonali;
• lamentele da parte delle persone;
• infortuni;
• richieste di cambio mansione/settore;
• disfunzioni o episodi di interruzione/rallentamento dei flussi comunicativi.
Accanto a questi elementi, occorrerebbe indagare anche i flussi comunicativi bottom up e top down presenti in azienda.
Il seminario di Aifos intende affrontare nel suo complesso questa delicata materia, per identificare i parametri essenziali e le linee di condotta di azioni di prevenzione, di formazione e di vigilanza che siano all’altezza della nuova sfida nel campo della sicurezza sul lavoro.
Il programma del seminario (formato PDF, 694 kB).
Il modulo di iscrizione (formato PDF, 58 kB).
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