Qual è il profilo dell’addetto al servizio di prevenzione e protezione?
Roma, 27 Ago – Come sottolineato nella UNI/PdR 87:2020 (“Servizio prevenzione e protezione - Attività tipiche del servizio di prevenzione e protezione così come previsto dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008”) – le attività svolte dal Servizio di Prevenzione e Protezione, che sono sia di tipo tecnico sia gestionale, organizzativo e relazionale, risultano “fondamentali per l’efficacia e l’efficienza dell’azione di prevenzione all’interno dell’organizzazione”.
E nel mondo del lavoro, con riferimento a quanto indicato nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., il servizio di prevenzione e protezione dei rischi (SPP) si può definire come l’insieme delle persone, sistemi e mezzi finalizzato all’attività di prevenzione e protezione dei rischi professionali dei lavoratori. E tale SPP è composto dal RSPP ( Responsabile del Servizio) e, laddove nominati, dagli ASPP (addetti).
Proprio in considerazione dell’importanza di questo “servizio” è importante, come ogni tanto fatto anche dal nostro giornale, ricordare le funzioni sia degli addetti (ASPP) che del Responsabile (RSPP).
Cominciamo oggi a parlare degli ASPP e per segnalare sia i compiti degli addetti, che le loro attività specifiche facciamo riferimento al documento Inail “ La creazione di competenze e di consapevolezza dei vari attori del Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza aziendale nel settore “automotive”. Rapporto operativo”.
Il documento - pensato per le imprese del settore automobilistico e nato nel protocollo di intesa tra Anfia e Inail – nel definire un modello di riferimento per lo sviluppo delle necessarie conoscenze, competenze e abilità per le figure previste dal d.lgs. 81/2008, si sofferma sui profili di sette diversi attori della sicurezza aziendale: datori di lavoro, dirigenti, preposti, RLS, lavoratori, ASPP e RSPP. E ne descrive non solo funzioni e compiti, ma anche le competenze importanti per questi ruoli.
Questi gli argomenti affrontati nell’articolo:
- Il profilo professionale dell’addetto al servizio di prevenzione e protezione
- L’addetto al servizio di prevenzione e protezione: compiti e attività
- L’addetto al servizio di prevenzione e protezione: competenze
Il profilo professionale dell’addetto al servizio di prevenzione e protezione
Il documento Inail si sofferma in generale sul profilo professionale dell’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) ricordando che il principale riferimento per la definizione dei compiti dell’ASPP è l’art. 33 del d.lgs. 81/2008.
Si indica che la figura professionale dell’ASPP “opera in ambito salute e sicurezza sul lavoro ed è il supporto per tutti gli aspetti che concorrono alla gestione delle attività finalizzate alla prevenzione e protezione dei rischi professionali per i lavoratori”. E le sue attività “hanno una natura trasversale rispetto ai processi aziendali produttivi e organizzativi”.
In particolare all’interno dell’organizzazione aziendale l’ASPP “è coordinato dall’RSPP e lo supporta nello svolgimento dei compiti atti a garantire salute e sicurezza nel luogo di lavoro. In particolare, nell’ambito del suo perimetro di competenza, supporta la gestione, o gestisce gli aspetti più operativi, delle attività atte a garantire: la conformità normativa, la corretta attuazione del piano di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro, il miglioramento continuo in termini di salute psicofisica e sicurezza nel luogo di lavoro nel rispetto delle normative nazionali e internazionali cogenti e degli altri requisiti che l’organizzazione ha deciso di implementare”.
L’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione è la figura che supporta la linea operativa (“i soggetti che hanno obblighi in materia di salute e sicurezza sul Lavoro”) nella corretta “attuazione tecnica dei requisiti aziendali e dei riferimenti di legge in materia di salute e sicurezza in tutti i processi e le attività. Per tutta l'organizzazione aziendale è un riferimento per la consulenza tecnica in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.
Si segnala poi che l’ASPP “ha una buona conoscenza degli aspetti normativi, dei sistemi di gestione, degli aspetti tecnici e organizzativi riferiti ai diversi processi/attività e prodotti”.
Inoltre – continua il documento – ha “caratteristiche psicoattitudinali riferite a: leadership, predisposizione all’aggiornamento continuo, atteggiamento propositivo, capacità di ‘problem solving’, ‘problem setting’, capacità di individuazione e gestione delle priorità, competenze relazionali e comunicative, per adempiere al meglio alla promozione della salute e sicurezza anche in situazioni potenzialmente conflittuali e nella comprensione delle esigenze di tutte le parti in gioco”.
L’addetto al servizio di prevenzione e protezione: compiti e attività
Da una tabella (Tabella 1) riprendiamo, più nel dettaglio, i compiti e le attività specifiche dell’ASPP (“senza finalità di esaustività”), sotto il coordinamento dell’RSPP.
Questi i compiti indicati e le attività correlate:
- Supportare l’organizzazione e la gestione della valutazione dei rischi specifici per la salute e sicurezza dei lavoratori: “Si aggiorna sulla normativa in vigore, sulle norme tecniche e sulle procedure operative aziendali. Partecipa a incontri di coordinamento con il SPP. Fa sopralluoghi periodici per l’individuazione dei rischi specifici. Partecipa a incontri di monitoraggio periodico con i lavoratori. Supporta gli specialisti per la valutazione dei rischi specifici.
- Collaborare all’individuazione del personale per la definizione delle risorse, ruoli, responsabilità, deleghe previsti dall’organigramma in materia di salute e sicurezza: Partecipa a incontri di coordinamento con il SPP. Propone, sulla base della conoscenza dell'organizzazione e delle risorse, le nomine più funzionali. Gestisce le attività per la redazione della documentazione, l’archiviazione, l’informazione e la formazione relative al sistema di attribuzione delle nomine.
- Collaborare all’individuazione delle misure di protezione e prevenzione, in relazione alla valutazione dei rischi: Definisce e propone al SPP le misure di prevenzione e protezione. Monitora con i lavoratori coinvolti l'efficacia delle misure di prevenzione e protezione. Utilizza le procedure e gli strumenti messi a disposizione dall’azienda.
- Collaborare, con le figure aziendali coinvolte, alla definizione e alla corretta attuazione dei programmi di informazione e formazione: Associa la formazione e l'informazione in materia di salute e sicurezza alle specifiche mansioni. Monitora le scadenze per gli aggiornamenti. Fa l'analisi dei fabbisogni di formazione e informazione. Fa riunioni di coordinamento con Risorse Umane e con i responsabili della produzione per l'organizzazione pratica dei corsi. Verifica nel sistema informatico l'archiviazione delle attività e la presenza di attestati. Gestisce interventi formativi in qualità di docente. Supporta l’attività di verifica dell’efficacia degli interventi formativi in collaborazione con i servizi aziendali (RU e responsabili delle aree coinvolte nelle formazioni).
- Supportare l’identificazione di adeguati DPI e monitorarne l’efficacia: Implementa la sua conoscenza sulla normativa in vigore e sulle norme tecniche. In riferimento alla valutazione dei rischi e alle attività, verifica le esigenze specifiche per la scelta dei DPI. Raccoglie feedback dai lavoratori sull’efficacia e funzionalità del DPI.
- Collaborare allo svolgimento delle attività previste per il mantenimento degli standard del Sistema di Gestione di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro: Sulla base delle conoscenze del Sistema di Gestione adottato, partecipa a incontri di coordinamento delle attività con il SPP e con gli attori coinvolti nel processo per l’adempimento ai punti norma. Redige la documentazione di sua competenza. Partecipa alle attività di preparazione degli audit e agli audit per quanto di sua competenza. Propone progetti di sviluppo e di miglioramento continuo sulla base delle sue conoscenze tecniche e organizzative.
- Supportare la gestione delle visite ispettive: Per quanto di sua competenza e per quanto richiesto dall’azienda, sulla base delle conoscenze normative e organizzative, gestisce le visite ispettive accompagnando gli ispettori e mettendo a disposizione la documentazione richiesta.
- Svolgere attività per il rafforzamento e la diffusione della cultura della sicurezza e della promozione della salute: Sulla base delle sue conoscenze del contesto e delle risorse, propone e/o supporta progetti e iniziative volte alla sensibilizzazione dei lavoratori e allo sviluppo della cultura della sicurezza, in collaborazione con le figure aziendali coinvolte. Collabora alla progettazione, all'attuazione e al monitoraggio di iniziative di promozione della salute e della sicurezza. Partecipa in modo attivo alle campagne di sensibilizzazione ai temi di salute e sicurezza. Promuove la partecipazione dei lavoratori nelle attività di individuazione e segnalazione di quasi infortuni, di condizioni e azioni non sicure e delle conseguenti analisi e ricerca di cause radice e contromisure adeguate.
- Redigere la documentazione ed elaborare la reportistica: Utilizzando gli strumenti o le procedure operative aziendali, redige documenti, analisi e reportistica legati a infortuni, malattie professionali, medicazioni, near miss, segnalazioni. È disponibile con le figure, gli enti o le funzioni aziendali a supportare la redazione della documentazione tecnica in materia di salute e sicurezza. Prepara il materiale da condividere in sede di riunione e redige i verbali riferiti agli incontri art. 35, art. 50 del d.lgs. 81/08 e alle commissioni salute e sicurezza. Redige l'adeguata documentazione richiesta dalla normativa vigente e dal Sistema di Gestione.
- Svolgere attività di verifica e di valutazione periodica: Per quanto di sua competenza e in riferimento alla valutazione dei rischi, collabora alla redazione del piano operativo di monitoraggio e aggiornamento delle valutazioni dei rischi specifici, delle verifiche periodiche e delle scadenze documentali. Collabora con i responsabili delle diverse funzioni per l'attuazione e il rispetto del piano. Ove necessario, supporta e coordina l'attività di fornitori/specialisti esterni per attività di campionamento e verifiche specifiche.
- Supportare la linea operativa e le funzioni aziendali per gli aspetti tecnici in materia di salute e sicurezza: Effettua sopralluoghi in caso di segnalazioni per problematiche in materia di sicurezza. Coinvolge i responsabili e i lavoratori nell'analisi del problema. Sulla base delle sue conoscenze tecniche, del processo produttivo e per quanto di sua competenza, propone soluzioni e interventi atti a eliminare/ridurre la condizione di rischio. Monitora l'efficacia dell'intervento richiedendo riscontri. Sulla base delle conoscenze del contesto e delle richieste di legge, collabora con le figure coinvolte ad informare le funzioni aziendali in merito all'organizzazione e alle proposte tecniche/tecnologiche in materia di sicurezza sul lavoro.
- Collaborare alla definizione e all'attuazione del piano di gestione emergenze: Sulla base della sua conoscenza del processo e dell’organizzazione del lavoro, collabora alla definizione del piano di gestione emergenze. Contribuisce al monitoraggio delle scadenze supportando l'organizzazione delle prove di emergenza e la gestione degli addetti incaricati.
- Collaborare con il medico competente per la gestione della sorveglianza sanitaria: Sulla base della sua conoscenza delle attività, delle mansioni, della valutazione dei rischi e dei cambiamenti/spostamenti delle risorse, informa il Medico Competente per la gestione della specifica sorveglianza sanitaria. Sensibilizza responsabili e lavoratori sull'importanza e il rispetto dei piani di sorveglianza. Dove richiesto, supporta le visite periodiche negli ambienti di lavoro da parte del Medico Competente (MC)”.
L’addetto al servizio di prevenzione e protezione: competenze
Una tabella (Tabella 2) riporta poi anche le competenze considerate necessarie in relazione ai compiti visti in precedenza.
A titolo esemplificativo riportiamo le competenze individuate per i primi quattro compiti individuati:
- Supportare l’organizzazione e la gestione della valutazione dei rischi specifici per la salute e sicurezza dei lavoratori: “saper comprendere e contestualizzare le richieste normative; saper razionalizzare le informazioni e condividerle per comprendere il contesto e individuare i rischi; saper organizzare e gestire il processo di valutazione dei rischi; saper coinvolgere e coordinare il lavoro di più figure condividendo l'obiettivo delle attività; saper individuare i fattori di rischio relativi all'introduzione di nuovi processi, di nuovi impianti, di nuove tecnologie e di nuovi sistemi di organizzazione del lavoro; saper relazionarsi con altre funzioni aziendali per raccogliere tutte le informazioni necessarie; saper elaborare le informazioni e valutare la significatività dei rischi”.
- Collaborare all’individuazione del personale per la definizione delle risorse, ruoli, responsabilità, deleghe previsti dall’organigramma in materia di salute e sicurezza: “saper condurre un’analisi organizzativa al fine di individuare e proporre le risorse nei ruoli in ambito sicurezza in funzione dei requisiti di legge e delle modalità attuate dall'organizzazione nella gestione della sicurezza; saper relazionarsi con altre funzioni aziendali per raccogliere tutte le informazioni necessarie; saper effettuare presentazioni chiare e focalizzate sulle proposte dell’organizzazione; saper gestire e monitorare il processo di nomine”.
- Collaborare all’individuazione delle misure di protezione e prevenzione, in relazione alla valutazione dei rischi: “Sapersi relazionare con le altre funzioni dell'organizzazione per raccogliere tutte le informazioni necessarie per la definizione dei piani di intervento; essere in grado di applicare le norme e le procedure operative (PO) per individuare le misure più efficaci e funzionali al contesto e in relazione alla valutazione dei rischi; saper applicare la normativa in materia di sicurezza relativa a macchine e attrezzature; saper applicare e sorvegliare sul rispetto delle misure di riduzione dei fattori di rischi”.
- Collaborare, con le figure aziendali coinvolte, alla definizione e alla corretta attuazione dei programmi di informazione e formazione: “essere in grado di utilizzare gli strumenti disponibili per gestire il processo di formazione, informazione, addestramento dall'analisi dei bisogni formativi alla verifica documentale dell'avvenuta attività; saper definire per ciascun ruolo, responsabilità e compiti in ambito sicurezza, la formazione e l'addestramento necessario; essere in grado di collaborare con le varie funzioni dell'organizzazione per la definizione del fabbisogno e della programmazione della formazione”.
Rimandiamo, infine, alla lettura integrale del documento che riguardo al profilo dell’ASPP, e in relazione al modello proposto per lo sviluppo delle necessarie conoscenze/competenze/abilità, presenta ulteriori indicazioni sulla valutazione delle abilità e delle conoscenze.
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, CTSS, Dimeila, Ditsipia, Dcprev, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, “ La creazione di competenze e di consapevolezza dei vari attori del Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza aziendale nel settore “automotive”. Rapporto operativo”, a cura di Loredana Quaranta (Inail, CTSS), Annalisa Nebbioso e Carla Simeoni (Inail, Ditsipia), Emanuela Pregnolato (Anfia), Luca Burdese (Brembo S.p.A.), Domenico Donato (SKF Industrie S.p.A.), Andrea Duranti (Meccanotecnica Umbra S.p.A.), Elena Perotto (Aptiv Services Italia Srl), Antonio Rivoli e Valentina Trotta (Stellantis - FCA Italy S.p.a.), Collana Salute e Sicurezza, edizione 2023 (formato PDF, 1.26 MB).
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Rispondi Autore: Wilson - likes: 0 | 27/08/2024 (09:54:32) |
Come si concilia questa lunga sequela di chiacchiere con il ruolo consulenziale del SPP (e. ovviamente, dell'ASPP) non è dato sapere. Dal documento emerge chiaramente l'idea di una figura operativa, che 'fa la sicurezza' in azienda. Molto male. |