Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Qual è il profilo dell’addetto al servizio di prevenzione e protezione?

Qual è il profilo dell’addetto al servizio di prevenzione e protezione?
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: RSPP, ASPP

27/08/2024

Un documento sulla creazione di competenze e consapevolezza degli attori del sistema di gestione nel settore automotive si sofferma sul profilo professionale dell’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione. Compiti, attività e competenze.

Roma, 27 Ago – Come sottolineato nella UNI/PdR 87:2020 (“Servizio prevenzione e protezione - Attività tipiche del servizio di prevenzione e protezione così come previsto dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008”) – le attività svolte dal Servizio di Prevenzione e Protezione, che sono sia di tipo tecnico sia gestionale, organizzativo e relazionale, risultano “fondamentali per l’efficacia e l’efficienza dell’azione di prevenzione all’interno dell’organizzazione”.

E nel mondo del lavoro, con riferimento a quanto indicato nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., il servizio di prevenzione e protezione dei rischi (SPP) si può definire come l’insieme delle persone, sistemi e mezzi finalizzato all’attività di prevenzione e protezione dei rischi professionali dei lavoratori. E tale SPP è composto dal RSPP ( Responsabile del Servizio) e, laddove nominati, dagli ASPP (addetti).

 

Proprio in considerazione dell’importanza di questo “servizio” è importante, come ogni tanto fatto anche dal nostro giornale, ricordare le funzioni sia degli addetti (ASPP) che del Responsabile (RSPP).

 

Cominciamo oggi a parlare degli ASPP e per segnalare sia i compiti degli addetti, che le loro attività specifiche facciamo riferimento al documento Inail “ La creazione di competenze e di consapevolezza dei vari attori del Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza aziendale nel settore “automotive”. Rapporto operativo”.

 

Il documento - pensato per le imprese del settore automobilistico e nato nel protocollo di intesa tra Anfia e Inail – nel definire un modello di riferimento per lo sviluppo delle necessarie conoscenze, competenze e abilità per le figure previste dal d.lgs. 81/2008, si sofferma sui profili di sette diversi attori della sicurezza aziendale: datori di lavoro, dirigenti, preposti, RLS, lavoratori, ASPP e RSPP. E ne descrive non solo funzioni e compiti, ma anche le competenze importanti per questi ruoli.

 

Questi gli argomenti affrontati nell’articolo:


Pubblicità
ASPP - Aggiornamento 20 ore - Tutti i settori
Corso online di aggiornamento per ASPP di attività appartenenti a tutti i settori di attività ATECO 2007. Il corso costituisce credito formativo per ASPP, Docenti-formatori e Coordinatori per la sicurezza sul lavoro.

 

Il profilo professionale dell’addetto al servizio di prevenzione e protezione

Il documento Inail si sofferma in generale sul profilo professionale dell’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) ricordando che il principale riferimento per la definizione dei compiti dell’ASPP è l’art. 33 del d.lgs. 81/2008.

 

Si indica che la figura professionale dell’ASPP “opera in ambito salute e sicurezza sul lavoro ed è il supporto per tutti gli aspetti che concorrono alla gestione delle attività finalizzate alla prevenzione e protezione dei rischi professionali per i lavoratori”. E le sue attività “hanno una natura trasversale rispetto ai processi aziendali produttivi e organizzativi”.

 

In particolare all’interno dell’organizzazione aziendale l’ASPP “è coordinato dall’RSPP e lo supporta nello svolgimento dei compiti atti a garantire salute e sicurezza nel luogo di lavoro. In particolare, nell’ambito del suo perimetro di competenza, supporta la gestione, o gestisce gli aspetti più operativi, delle attività atte a garantire: la conformità normativa, la corretta attuazione del piano di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro, il miglioramento continuo in termini di salute psicofisica e sicurezza nel luogo di lavoro nel rispetto delle normative nazionali e internazionali cogenti e degli altri requisiti che l’organizzazione ha deciso di implementare”.

 

L’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione è la figura che supporta la linea operativa (“i soggetti che hanno obblighi in materia di salute e sicurezza sul Lavoro”) nella corretta “attuazione tecnica dei requisiti aziendali e dei riferimenti di legge in materia di salute e sicurezza in tutti i processi e le attività. Per tutta l'organizzazione aziendale è un riferimento per la consulenza tecnica in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.

 

Si segnala poi che l’ASPP “ha una buona conoscenza degli aspetti normativi, dei sistemi di gestione, degli aspetti tecnici e organizzativi riferiti ai diversi processi/attività e prodotti”.

Inoltre – continua il documento – ha “caratteristiche psicoattitudinali riferite a: leadership, predisposizione all’aggiornamento continuo, atteggiamento propositivo, capacità di ‘problem solving’, ‘problem setting’, capacità di individuazione e gestione delle priorità, competenze relazionali e comunicative, per adempiere al meglio alla promozione della salute e sicurezza anche in situazioni potenzialmente conflittuali e nella comprensione delle esigenze di tutte le parti in gioco”.

 

L’addetto al servizio di prevenzione e protezione: compiti e attività

Da una tabella (Tabella 1) riprendiamo, più nel dettaglio, i compiti e le attività specifiche dell’ASPP (“senza finalità di esaustività”), sotto il coordinamento dell’RSPP.

 

Questi i compiti indicati e le attività correlate:

  1. Supportare l’organizzazione e la gestione della valutazione dei rischi specifici per la salute e sicurezza dei lavoratori: “Si aggiorna sulla normativa in vigore, sulle norme tecniche e sulle procedure operative aziendali. Partecipa a incontri di coordinamento con il SPP. Fa sopralluoghi periodici per l’individuazione dei rischi specifici. Partecipa a incontri di monitoraggio periodico con i lavoratori. Supporta gli specialisti per la valutazione dei rischi specifici.
  2. Collaborare all’individuazione del personale per la definizione delle risorse, ruoli, responsabilità, deleghe previsti dall’organigramma in materia di salute e sicurezza: Partecipa a incontri di coordinamento con il SPP. Propone, sulla base della conoscenza dell'organizzazione e delle risorse, le nomine più funzionali. Gestisce le attività per la redazione della documentazione, l’archiviazione, l’informazione e la formazione relative al sistema di attribuzione delle nomine.
  3. Collaborare all’individuazione delle misure di protezione e prevenzione, in relazione alla valutazione dei rischi: Definisce e propone al SPP le misure di prevenzione e protezione. Monitora con i lavoratori coinvolti l'efficacia delle misure di prevenzione e protezione. Utilizza le procedure e gli strumenti messi a disposizione dall’azienda.
  4. Collaborare, con le figure aziendali coinvolte, alla definizione e alla corretta attuazione dei programmi di informazione e formazione: Associa la formazione e l'informazione in materia di salute e sicurezza alle specifiche mansioni. Monitora le scadenze per gli aggiornamenti. Fa l'analisi dei fabbisogni di formazione e informazione. Fa riunioni di coordinamento con Risorse Umane e con i responsabili della produzione per l'organizzazione pratica dei corsi. Verifica nel sistema informatico l'archiviazione delle attività e la presenza di attestati. Gestisce interventi formativi in qualità di docente. Supporta l’attività di verifica dell’efficacia degli interventi formativi in collaborazione con i servizi aziendali (RU e responsabili delle aree coinvolte nelle formazioni).
  5. Supportare l’identificazione di adeguati DPI e monitorarne l’efficacia: Implementa la sua conoscenza sulla normativa in vigore e sulle norme tecniche. In riferimento alla valutazione dei rischi e alle attività, verifica le esigenze specifiche per la scelta dei DPI.  Raccoglie feedback dai lavoratori sull’efficacia e funzionalità del DPI.
  6. Collaborare allo svolgimento delle attività previste per il mantenimento degli standard del Sistema di Gestione di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro: Sulla base delle conoscenze del Sistema di Gestione adottato, partecipa a incontri di coordinamento delle attività con il SPP e con gli attori coinvolti nel processo per l’adempimento ai punti norma. Redige la documentazione di sua competenza. Partecipa alle attività di preparazione degli audit e agli audit per quanto di sua competenza. Propone progetti di sviluppo e di miglioramento continuo sulla base delle sue conoscenze tecniche e organizzative.
  7. Supportare la gestione delle visite ispettive: Per quanto di sua competenza e per quanto richiesto dall’azienda, sulla base delle conoscenze normative e organizzative, gestisce le visite ispettive accompagnando gli ispettori e mettendo a disposizione la documentazione richiesta.
  8. Svolgere attività per il rafforzamento e la diffusione della cultura della sicurezza e della promozione della salute: Sulla base delle sue conoscenze del contesto e delle risorse, propone e/o supporta progetti e iniziative volte alla sensibilizzazione dei lavoratori e allo sviluppo della cultura della sicurezza, in collaborazione con le figure aziendali coinvolte. Collabora alla progettazione, all'attuazione e al monitoraggio di iniziative di promozione della salute e della sicurezza. Partecipa in modo attivo alle campagne di sensibilizzazione ai temi di salute e sicurezza. Promuove la partecipazione dei lavoratori nelle attività di individuazione e segnalazione di quasi infortuni, di condizioni e azioni non sicure e delle conseguenti analisi e ricerca di cause radice e contromisure adeguate.
  9. Redigere la documentazione ed elaborare la reportistica: Utilizzando gli strumenti o le procedure operative aziendali, redige documenti, analisi e reportistica legati a infortuni, malattie professionali, medicazioni, near miss, segnalazioni. È disponibile con le figure, gli enti o le funzioni aziendali a supportare la redazione della documentazione tecnica in materia di salute e sicurezza. Prepara il materiale da condividere in sede di riunione e redige i verbali riferiti agli incontri art. 35, art. 50 del d.lgs. 81/08 e alle commissioni salute e sicurezza. Redige l'adeguata documentazione richiesta dalla normativa vigente e dal Sistema di Gestione.
  10. Svolgere attività di verifica e di valutazione periodica: Per quanto di sua competenza e in riferimento alla valutazione dei rischi, collabora alla redazione del piano operativo di monitoraggio e aggiornamento delle valutazioni dei rischi specifici, delle verifiche periodiche e delle scadenze documentali. Collabora con i responsabili delle diverse funzioni per l'attuazione e il rispetto del piano. Ove necessario, supporta e coordina l'attività di fornitori/specialisti esterni per attività di campionamento e verifiche specifiche.
  11. Supportare la linea operativa e le funzioni aziendali per gli aspetti tecnici in materia di salute e sicurezza: Effettua sopralluoghi in caso di segnalazioni per problematiche in materia di sicurezza. Coinvolge i responsabili e i lavoratori nell'analisi del problema.  Sulla base delle sue conoscenze tecniche, del processo produttivo e per quanto di sua competenza, propone soluzioni e interventi atti a eliminare/ridurre la condizione di rischio. Monitora l'efficacia dell'intervento richiedendo riscontri. Sulla base delle conoscenze del contesto e delle richieste di legge, collabora con le figure coinvolte ad informare le funzioni aziendali in merito all'organizzazione e alle proposte tecniche/tecnologiche in materia di sicurezza sul lavoro.
  12. Collaborare alla definizione e all'attuazione del piano di gestione emergenze: Sulla base della sua conoscenza del processo e dell’organizzazione del lavoro, collabora alla definizione del piano di gestione emergenze. Contribuisce al monitoraggio delle scadenze supportando l'organizzazione delle prove di emergenza e la gestione degli addetti incaricati.
  13. Collaborare con il medico competente per la gestione della sorveglianza sanitaria: Sulla base della sua conoscenza delle attività, delle mansioni, della valutazione dei rischi e dei cambiamenti/spostamenti delle risorse, informa il Medico Competente per la gestione della specifica sorveglianza sanitaria. Sensibilizza responsabili e lavoratori sull'importanza e il rispetto dei piani di sorveglianza. Dove richiesto, supporta le visite periodiche negli ambienti di lavoro da parte del Medico Competente (MC)”.

 

L’addetto al servizio di prevenzione e protezione: competenze

Una tabella (Tabella 2) riporta poi anche le competenze considerate necessarie in relazione ai compiti visti in precedenza.

 

A titolo esemplificativo riportiamo le competenze individuate per i primi quattro compiti individuati:

  1. Supportare l’organizzazione e la gestione della valutazione dei rischi specifici per la salute e sicurezza dei lavoratori: “saper comprendere e contestualizzare le richieste normative; saper razionalizzare le informazioni e condividerle per comprendere il contesto e individuare i rischi; saper organizzare e gestire il processo di valutazione dei rischi; saper coinvolgere e coordinare il lavoro di più figure condividendo l'obiettivo delle attività; saper individuare i fattori di rischio relativi all'introduzione di nuovi processi, di nuovi impianti, di nuove tecnologie e di nuovi sistemi di organizzazione del lavoro; saper relazionarsi con altre funzioni aziendali per raccogliere tutte le informazioni necessarie; saper elaborare le informazioni e valutare la significatività dei rischi”.
  2. Collaborare all’individuazione del personale per la definizione delle risorse, ruoli, responsabilità, deleghe previsti dall’organigramma in materia di salute e sicurezza: “saper condurre un’analisi organizzativa al fine di individuare e proporre le risorse nei ruoli in ambito sicurezza in funzione dei requisiti di legge e delle modalità attuate dall'organizzazione nella gestione della sicurezza; saper relazionarsi con altre funzioni aziendali per raccogliere tutte le informazioni necessarie; saper effettuare presentazioni chiare e focalizzate sulle proposte dell’organizzazione; saper gestire e monitorare il processo di nomine”.
  3. Collaborare all’individuazione delle misure di protezione e prevenzione, in relazione alla valutazione dei rischi: “Sapersi relazionare con le altre funzioni dell'organizzazione per raccogliere tutte le informazioni necessarie per la definizione dei piani di intervento; essere in grado di applicare le norme e le procedure operative (PO) per individuare le misure più efficaci e funzionali al contesto e in relazione alla valutazione dei rischi; saper applicare la normativa in materia di sicurezza relativa a macchine e attrezzature; saper applicare e sorvegliare sul rispetto delle misure di riduzione dei fattori di rischi”.
  4. Collaborare, con le figure aziendali coinvolte, alla definizione e alla corretta attuazione dei programmi di informazione e formazione: “essere in grado di utilizzare gli strumenti disponibili per gestire il processo di formazione, informazione, addestramento dall'analisi dei bisogni formativi alla verifica documentale dell'avvenuta attività; saper definire per ciascun ruolo, responsabilità e compiti in ambito sicurezza, la formazione e l'addestramento necessario; essere in grado di collaborare con le varie funzioni dell'organizzazione per la definizione del fabbisogno e della programmazione della formazione”.

 

Rimandiamo, infine, alla lettura integrale del documento che riguardo al profilo dell’ASPP, e in relazione al modello proposto per lo sviluppo delle necessarie conoscenze/competenze/abilità, presenta ulteriori indicazioni sulla valutazione delle abilità e delle conoscenze.

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Inail, CTSS, Dimeila, Ditsipia, Dcprev, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, “ La creazione di competenze e di consapevolezza dei vari attori del Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza aziendale nel settore “automotive”. Rapporto operativo”, a cura di Loredana Quaranta (Inail, CTSS), Annalisa Nebbioso e Carla Simeoni (Inail, Ditsipia), Emanuela Pregnolato (Anfia), Luca Burdese (Brembo S.p.A.), Domenico Donato (SKF Industrie S.p.A.), Andrea Duranti (Meccanotecnica Umbra S.p.A.), Elena Perotto (Aptiv Services Italia Srl), Antonio Rivoli e Valentina Trotta (Stellantis - FCA Italy S.p.a.), Collana Salute e Sicurezza, edizione 2023 (formato PDF, 1.26 MB).

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “  Competenze e consapevolezza dei vari attori del sistema di gestione della salute e della sicurezza aziendale nel settore automotive”.

 


I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Rispondi Autore: Wilson - likes: 0
27/08/2024 (09:54:32)
Come si concilia questa lunga sequela di chiacchiere con il ruolo consulenziale del SPP (e. ovviamente, dell'ASPP) non è dato sapere.
Dal documento emerge chiaramente l'idea di una figura operativa, che 'fa la sicurezza' in azienda. Molto male.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!