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Professionisti della sicurezza

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: RSPP, ASPP

23/06/2003

Il Governo approva un decreto legislativo che modifica ed integra il D.Lgs.626/94 sui requisiti degli RSPP ed un disegno di legge sulla “sicurezza sussidiaria” (vigilantes).

Due provvedimenti sulla sicurezza, anche se in ambiti diversi, sono stati approvati nel Consiglio dei Ministri n.112 del 19 giugno.

In tema di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro il Governo ha approvato il Decreto legislativo: “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, per l'individuazione delle capacità e dei requisiti professionali richiesti agli addetti ed ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione dei lavoratori, a norma dell'articolo 21 della legge 1° marzo 2002, n. 39”.

Secondo il comunicato del Governo italiano si tratta di un decreto legislativo "che individua le capacità ed i requisiti professionali richiesti agli addetti ed ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione dei lavoratori, che devono essere adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle singole attività lavorative."

Per lo svolgimento di questi servizi diventa necessario possedere un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore ed un attestato di frequenza, con verifica,a corsi di formazione specifici.
Sul provvedimento si è espressa favorevolmente la Conferenza Stato-Regioni.
(Appena disponibile pubblicheremo su PuntoSicuro il testo del decreto legislativo approvato.)

Il secondo provvedimento in materia di sicurezza riguarda invece i soggetti abilitati alla “sicurezza sussidiaria”, quali ad esempio i vigilantes.
Il Governo ha infatti approvato un disegno di legge che disciplina le attività ed i soggetti abilitati alla sicurezza sussidiaria fino ad oggi regolate da norme non più adeguate.

In una nota del Governo si legge che “il provvedimento, […], mira a consentire uno sviluppo controllato delle attività di sicurezza esperibili da soggetti privati, a rendere gli istituti di vigilanza capaci di rispondere in maniera ottimale alle esigenze dell'utenza, a valorizzare le professionalità impiegate.”

Vigilantes potranno svolgere alcune attività ad oggi gestite solo dalle Forze dell’ordine, che potranno essere così impiegate per attività di contrasto alla criminalità.

Il decreto disciplina le attività di vigilanza privata, investigazioni private, ricerca e raccolta di informazioni, recupero stragiudiziale di crediti per conto terzi, trasporto e scorta valori,gestione di sistemi complessi di sicurezza aziendale, servizi di custodia e di sicurezza secondaria, anche portierato, questi ultimi per la prima volta aperti a cittadini extracomunitari in possesso di carta di soggiorno.

Il provvedimento ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni e passa ora all'esame del Parlamento.

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