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Linee guida regionali sull'Accordo RSPP

Rolando Dubini

Autore: Rolando Dubini

Categoria: RSPP, ASPP

24/05/2006

Il commento dell'Avv. Rolando Dubini alla bozza delle linee guida interpretative dell'accordo Stato Regioni in merito alla formazione degli RSPP.

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Le linee guida regionali, interpretative dell'accordo Stato Regioni in merito alla formazione degli RSPP (una bozza del documento non ancora approvato è in circolazione in questi giorni tra gli addetti ai lavori) forniscono una interpretazione  che unisce utili indicazioni, a punti assai discutibili:
1)  come quello sulla formazione a distanza [l'argomento che ne nega la possibilità non regge ne dal punto di vista giuridico ne dal punto di vista formativo: se vi è chi è in grado di progettare simili corsi, perchè negarne a priori la legittimità? Oltretutto vi sono decreti del ministero della pubblica istruzione che riconoscono la piena legittimità dell'insegnamento a distanza a livello universitario e per i dirigenti scolastici: Decreto Ministeriale 17 aprile 2003 - Criteri e procedure di accreditamento  dei corsi di studio a distanza delle universita' statali e non statali e  delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici di  cui all'art. 3 del decreto 3 novembre 1999, n. 509 GU 29 aprile 2003, n. 98 - sui criteri per la formazione a distanza (FAD)  universitaria e il Decreto Ministeriale 18 settembre 2002, n. 98 - Formazione del personale preposto alla direzione delle scuole paritarie - La formazione a distanza (FAD) riconosciuta dal ministero della pubblica istruzione]
2) o il termine del 14 febbraio 2008 per la conclusione dell'iter formativo per Rspp e Aspp (si suppone nominati prima del 14 febbraio 2007), inventato di sana pianta e che non ha alcuna base giuridica (seppure tecnicamente, pragmaticamente necessario).

Le altre interpretazioni del documento sono a volte condivisibili, tuttavia rappresenta una grave carenza il mancato coordinamento col Ministero del lavoro (non dimentichiamo che la costituzione art. 117  assegna la definizione dei principi generali, e quindi anche la loro interpretazione autentica, allo Stato e non alle regioni, e solo linee interpretative condivise tra Stato e regioni avrebbero potuto soddisfare le esigenze di chi deve applicare l'art. 8 bis del D. Lgs. n. 626/94, l'art. 3 del D. Lgs. n. 195/2003  e l'Accordo Governo-Regioni del 26 gennaio 2006, entrato in vigore il 14 febbraio 2006).
E' da sperare che la conferenza Stato Regioni riesca a rimettere mano a un accordo sulla formazione quanto mai enigmatico, per usare l'efficace definizione datane da Raffaele Guariniello.

Avvocato Rolando Dubini

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