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La recente messa in mora dell’Italia: intervista a Bazzoni
Brescia, 28 ott – PuntoSicuro ha pubblicato nei giorni scorsi la notizia e la lettera d’approvazione da parte della Commissione Europea del progetto di costituzione in mora contro l'Italia per il recepimento incorretto, nell'ordinamento giuridico italiano, di alcune disposizioni della direttiva 89/391/CEE. Messa in mora che, come sappiamo, è avvenuta come conseguenza delle denunce inviate alla Commissione dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) di un azienda metalmeccanica della provincia di Firenze, Marco Bazzoni.
Ricordiamo che in relazione alle denunce inviate dall’RLS toscano – relative al D. Lgs. 106/2009, soprannominato “decreto correttivo”, che ha modificato in più punti il Decreto legislativo 81/2008 - la Commissione Europea nella lettera di messa in mora si è soffermata su sei punti:
- la deresponsabilizzazione del datore di lavoro in caso di delega e subdelega;
- la violazione dell'obbligo di disporre di una valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro per i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori;
- la proroga dei termini impartiti per la redazione dei documento di valutazione dei rischi per le nuove imprese o per modifiche sostanziali apportate ad imprese esistenti;
- la posticipazione dell'obbligo di valutazione del rischio di stress legato al lavoro;
- la posticipazione dell'applicazione della legislazione in materia di protezione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro per le persone appartenenti a delle cooperative sociali e a delle organizzazioni di volontariato della protezione civile;
- la proroga del termine per completare l'adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi per le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto esistenti in data del 9 aprile 1994.
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Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato anche una prima replica del Dott. Lorenzo Fantini, dirigente del Ministero del Lavoro e tra i principali principale referenti per l’attuazione del Testo Unico di salute e sicurezza sul lavoro, riguardo a questa messa in mora e ai punti contestati.
Ora vediamo di approfondire il tema attraverso un’intervista che ci ha rilasciato Marco Bazzoni.
Nell’intervista, che potrete ascoltare integralmente cliccando sul file audio in coda all’articolo, cerchiamo di capire come si è arrivati a questa denuncia. Approfondiamo alcuni punti della denuncia ripresi dalla Commissione Europea e altri di cui la Commissione Europea non ha tenuto conto. Ad esempio la riduzione delle sanzioni a datori di lavoro, dirigenti e preposti. Punto che l’ RLS vuole rimarcare con l’invio di ulteriori documenti alla Commissione.
Nell’intervista si parla anche delle reazioni di Bazzoni alle prime risposte del Ministero del Lavoro, in relazione all’intervista rilasciata all’Inail da Lorenzo Fantini. L’RLS invita a non polemizzare con la Commissione Europea e a rispondere punto per punto a quanto contestato dalla Commissione.
Abbiamo domandato infine quali sono le sue previsioni sull’esito di questa nuova messa in mora per l’Italia e se ha già nel cassetto altre denunce su altri aspetti della normativa sulla sicurezza sul lavoro.
Buon ascolto…
Articolo e intervista a cura di Tiziano Menduto
Commissione Europea, “ Lettera relativa all’approvazione da parte della Commissione del progetto di costituzione in mora contro l'Italia per il recepimento incorretto, nell'ordinamento giuridico italiano, di alcune disposizioni della direttiva 89/391/CEE” (formato PDF, 310 kB).
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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