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Infortuni sul lavoro in calo?
Il CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) ha presentato i risultati del secondo monitoraggio semestrale sull'andamento degli infortuni in Italia effettuato sulla base delle denunce finora registrate dall'Inail.
Nei settori dell'industria e dei servizi, tra il primo semestre del 2001 e il primo semestre del 2002 il CNEL stima un calo dell'8,9% degli infortuni denunciati, passati da 478.267 a 435.656.
In particolare, la riduzione è stata del 9,4% al Centro e al Sud (nelle Isole del 3,9%), del 9,2% nel Nord-Est e dell'8,8% nel Nord-Ovest.
Un andamento più rilevante per il settore terziario in generale, l'elettricità, gas e acqua, la pesca interna, e meno accentuato in settori come: riparazione auto, alberghi e ristorazione, commercio all'ingrosso, manifatture, costruzioni, estrazione metalli.
Significativo il calo nell'agricoltura: ad agosto del 2002 sono stati denunciati 75.397 infortuni avvenuti nei dodici mesi precedenti, contro gli 82.450 dell'agosto 2001, pari a una diminuzione dell'8,56%.
Questi dati, presentati in un comunicato stampa, tuttavia non sono sufficienti per concludere che vi sia stato un reale calo degli infortuni nel corso del primo semestre 2002, in quanto non sono rapportati all'andamento occupazionale dei vari settori.
Il monitoraggio ha riscontrato maggiori criticità nella mobilità delle persone e delle merci e in tutte le attività con prevalenza di lavoro manuale.
Sono infatti aumentati gli infortuni in itinere: nei settori dell'industria e servizi, dai 28.346 casi denunciati nel 1999 si è passati ai 33.701 del 2000 e 38.136 del 2001.
Se si considerano tutti i settori (agricoltura, industria e servizi) il totale per il 2001 è di 38.864 e il dato appare in forte crescita nel 2002: solo nel primo semestre gli infortuni denunciati sono 20.091.
Nei settori dell'industria e dei servizi, tra il primo semestre del 2001 e il primo semestre del 2002 il CNEL stima un calo dell'8,9% degli infortuni denunciati, passati da 478.267 a 435.656.
In particolare, la riduzione è stata del 9,4% al Centro e al Sud (nelle Isole del 3,9%), del 9,2% nel Nord-Est e dell'8,8% nel Nord-Ovest.
Un andamento più rilevante per il settore terziario in generale, l'elettricità, gas e acqua, la pesca interna, e meno accentuato in settori come: riparazione auto, alberghi e ristorazione, commercio all'ingrosso, manifatture, costruzioni, estrazione metalli.
Significativo il calo nell'agricoltura: ad agosto del 2002 sono stati denunciati 75.397 infortuni avvenuti nei dodici mesi precedenti, contro gli 82.450 dell'agosto 2001, pari a una diminuzione dell'8,56%.
Questi dati, presentati in un comunicato stampa, tuttavia non sono sufficienti per concludere che vi sia stato un reale calo degli infortuni nel corso del primo semestre 2002, in quanto non sono rapportati all'andamento occupazionale dei vari settori.
Il monitoraggio ha riscontrato maggiori criticità nella mobilità delle persone e delle merci e in tutte le attività con prevalenza di lavoro manuale.
Sono infatti aumentati gli infortuni in itinere: nei settori dell'industria e servizi, dai 28.346 casi denunciati nel 1999 si è passati ai 33.701 del 2000 e 38.136 del 2001.
Se si considerano tutti i settori (agricoltura, industria e servizi) il totale per il 2001 è di 38.864 e il dato appare in forte crescita nel 2002: solo nel primo semestre gli infortuni denunciati sono 20.091.
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